Mentre il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (Decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 ) entrerà in vigore completamente il prossimo 15 agosto 2020, chi sta gestendo procedure concorsuali si preoccupa di capire come essere in regola con le nuove norme per non avere sorprese non gradite.
Un tema caldo è certamente quello della gestione dei debiti fiscali, anche perché lo scorso settembre l’Agenzia delle Entrate è a sua volta intervenuta sul tema, con delle precisazioni che modificano la posizione presa poco più di un anno prima con la circolare del 23 luglio 2018. Non solo. Negli ultimi mesi si sono succeduti gli interpelli all’Agenzia delle Entrate per chiarire aspetti fiscali dubbi nell’ambito di procedure. Di tutto questo tratta la newsletter di dicembre di TMA Italia, l’associazione italiana dei turnaround manager (Turnaround Management Association), curata da BeBeez e dedicata agli associati. Gli abbonati a BeBeez News Premium possono leggere l’inchiesta qui (scopri qui come abbonarti).
La newsletter riporta anche i punti di vista di vari esperti che lo scorso 5 dicembre 2019 si sono confrontati nel corso del convegno nazionale di TMA, intitolato “Utp: What’s going on?”. Il punto cruciale è infatti come superare la logica del single name. Relativamente facile, infatti, è individuare nel portafoglio delle banche i crediti medio-grandi verso aziende di medie e grandi dimensioni, acquistarli e impostare un’operazione di turnaround. Altra cosa è avere a che fare conn portafogli di migliaia di piccole posizioni verso pmi distribuite in tutta Italia.