Il gruppo Panealba-Campiello, produttore e distributore di prodotti da forno ha comprato l’intero capitale del produttore di biscotti lucchese Artebianca Natura e Tradizione sinora controllato dal fondo Alto Capital III, gestito da Alto Partners sgr. Lo riferisce MF Milano Finanza.
UBI Banca ha agito quale mandated lead arranger e banca finanziatrice di Panealba, con un finanziamento destinato all’acquisizione e al sostenimento dell’attività del nuovo Gruppo. La banca è stata assistita nell’operazione dallo studio legale internazionale DWF LLP, mentre la sgr è stata seguita da Vitale&Co e da Dentons.
Panealba-Campiello, con sede a Cherasco (Cuneo), fa capo alla famiglia Tesio, ed è forte di una grande capillarità nel settore della gdo e di una presenza all’estero. L’azienda ha chiuso il 2019 con ricavi per 64 milioni di euro, di cui oltre il 30% dall’export, grazie a una diversificazione clienti in circa 60 nazioni in tutto il mondo.
Artebianca, con sede a Pietrasanta (Lucca), produce biscotti a marchio proprio con particolare focus nel segmento benessere e salute.
Nel giugno 2016 Dolciaria Val D’Enza, società leader in Italia nel mercato dei prodotti da forno quali crostate e crostatine, allora partecipata da Alto Partners sgr, aveva comprato il controllo di Artebianca, con il fondatore Alessandro Rovai, che aveva reinvestito nel nuovo gruppo per il 10% (si veda altro articolo di BeBeez). Quando poi nell’aprile 2017 il fondo aveva ceduto Dolciaria Val D’Enza a Valeo Foods, controllata da CapVest , l’operazione non ha riguardato Artebianca, che è stata oggetto di spin-off da Dolciaria Val d’Enza prima del closing, passando quindi direttamente nel portafoglio di Alto Capital III che ne ha acquisito il 78% e con il resto che faceva capo alla famiglia Rovai (si veda altro articolo di BeBeez).
In questi anni Artebianca ha perseguito una strategia commerciale basata sul presidio dei principali canali di distribuzione, sia in ottica a marchio proprio sia private label, e sull’introduzione su base continuativa di nuove referenze in tutte le principali linee di prodotto (classica, gourmet, bio e benessere), nonché di migliorare tutti i principali indicatori economici, grazie a una serie di interventi per l’efficienza gestionale e produttiva. La società ha chiuso il 2018 con ricavi per 10,6 milioni di euro, un ebitda di 1 milione e una posizione finanziaria netta di 2,51 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Si tratta del quarto disinvestimento per il fondo Alto Capital III, dopo le exit da Dolciaria Val d’Enza, il produttore di cioccolato La Suissa e il produttore di sacchetti per rifiuti, guardaroba, da frigo e da forno per alimenti Virosac. Il fondo Alto Capital III, interamente investito, a oggi detiene partecipazioni ancora in cinque società: IPE (arredamento di lusso a marchio Visionnaire), Pastificio di Chiavenna (paste dietetiche e speciali), Harbor (prodotti cosmetici e per il benessere), Legami (prodotti di cartoleria e regalistica) e Semenzato (pane a fette e tramezzini). Il fondo Alto Capital IV, che a maggio 2018 ha concluso la propria raccolta all’hard cap di 210 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) ha investito invece in: Tricobiotos (prodotti professionali per i capelli), Millefili (filati pregiati per maglieria), Bia (cous cous), OFI (prodotti nutraceutici e cosmetici) e Olimpia Splendid (prodotti per riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria).
Alto Partners sgr è uno degli investitori monitorato da BeBeez Private Data,
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