AfrotroniX sul Parco del Mercato Sonato a Bologna porta la musica del continente africano al nord, l’ultima data della tournée europea invernale ma tornerà in Italia la prossima estate, che dovrebbe arrivare dopo la registrazione del nuovo disco – per il quale ha annunciato che da marzo si chiuderà in casa per lavorarci – in uscita a fine anno con interessanti collaborazioni e suoni elettronici innovativi.
Dopo aver calcato i palcoscenici di New York, Chicago, Ottawa, Messico, San Paolo, Canada e ancora Quebec, N’Djamena, Rabat, Dodoma (Tanzania), Praia (Capo Verde), e dopo la sua esibizione al Jova Beach Party 2019, AFROTRONIX, l’artista nominato Miglior Dj 2018 dell’Africa all’“All Africa Music Awards” in Ghana, ieri si è esibito a Bologna.
Creato e incarnato dal musicista e cantante nativo del Sud del Ciad, Caleb Rimtobaye, che ha alle spalle numerose collaborazioni con artisti internazionali – quali Mbongwana Star, Brian Kennedy (Rihanna, Chris Brown) e Young Paris – AfrotroniX è un personaggio appartenente all’universo afro-futuristico della musica pop, che ha fatto la sua prima apparizione – indossando un elmo e una tuta – nel 2014.
“La maschera è l’elaborazione in ottica futurista di una maschera tribale – ha dichiarato il cantante – che appartiene alla cultura della mia tribù di nome Sar, di origine centroafricana, che si dice che per sangue siano i diretti discendenti dell’ultima stirpe dei Faraoni d’Egitto. La maschera è tradizionalmente utilizzata nei rituali di passaggio dall’infanzia all’età adulta ed è originalmente fatta di terra e paglia.”
Con il suo stile – con il quale i critici lo inseriscono all’interno del movimento afrofuturista – AfrotroniX vuole dare l’immagine della Nuova Africa e rivendicare l’importanza della tradizione portandola verso il futuro.
Ha esordito con l’album Nomadix nel 2017, album che ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali quali Miglior DJ Africano, Miglior gruppo world music canadese e Quebec black excellence nel 2018; Miglior artista elettronica africano e Miglior show africano internazionale nel 2019.
Al crocevia del dinamismo artistico di Montréal, città in cui vive e della ricchezza culturale del Ciad, AfrotroniX offre un posto alla musica africana nell’era digitale, proponendo un’allegoria del Continente africano, di cui l’artista tende a decostruirne l’immagine comunemente trasmessa, interrogandosi sullo stato del suo Paese, sul suo ruolo futuro e sulla sua percezione stereotipata nell’immaginario collettivo, e riappropriandosi inoltre di aree di conoscenza e modi di vivere che sono spesso disprezzati.
Le sue performance – che evocano visivamente l’universo dei film Star Wars, Tron e Daft Punk – sono un connubio di danza, arti digitali e musica elettronica che convergono in un sound in cui tradizione, ritmi africani, culture occidentali e blues tuareg trasportano lo spettatore verso un mondo musicale futuristico e i video, raffinati, sono veri e propri spezzoni cinematografici che alternano ambientazioni suggestive, talora oleografiche, del continente nero, non prive di un tocco di ironia, con situazioni futuristiche.
A chiudere la serata il percussionista, batterista, compositore e dj tunisino ArkTah’, il cui genere unico – a metà tra tradizione e modernità – è ricco di sonorità alternative, nordafricane, con influenze rock, reggae e dub, di sonorità calde e ancestrali che alla fine dominano incontrastate.
Ripercorrendo la sua storia, Caleb Rimtobaye musicista e cantante nativo di Bedaya, nel sud del Tchad, si è stabilito in Canada nel 2001 grazie a un concorso musicale per la Iva edizione dei Giochi della Franconia: il gruppo di musica che ha costituito in Tchad con quattro dei suoi fratelli, H’Sao, fa in effetti parte dei finalisti. La scoperta di Montreal e del Québec è determinante. Nel 2011, un titolo, L’Afrique si rivela, fa riferimento alle Primavere arabe invito alla ribellione contro tutti i regimi locali che pesano sulla creatività africana. Dopo 13 anni di registrazione di album e spettacoli, l’etichetta «Musiques du monde» gli sembra sempre più restrittiva e inadatta. Nel 2014, per far uscire le sue proposte sotto quest’etichetta, crea il personaggio d’AfrotroniX.
a cura di Ilaria Guidantoni