Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha lanciato a inizio febbraio una consultazione pubblica sulla proposta di Regolamento per la disciplina delle condizioni e modalità di svolgimento di una sperimentazione relativa alle attività FinTech (si veda qui il comunicato stampa e qui il documento completo). La consultazione durerà fino al 19 marzo 2020.
Il lancio della consultazione era stato anticipato nel dicembre 2019 da Riccardo Basso, Direttore Servizio Regolamentazione e Analisi Macroprudenziale di Banca d’Italia, durante la presentazione della mappatura dei settori fintech e insurtech da parte dell’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano (si veda altro articolo di BeBeez).
Il regolamento attuerà la delega contenuta nel DL n. 34/2019, implementata dal Decreto Crescita (si veda altro articolo di BeBeez), che prevede una sandbox per il fintech, ossia un periodo di sperimentazione, della durata massima di 18 mesi, per le imprese che operano in ambito fintech.
Il regolamento è composto da 19 articoli e individua le attribuzioni del Comitato Fintech, cui partecipano: MEF, Banca d’Italia, Consob, Ivass, Mise, Ministero per gli Affari Europei, Agcom, Garante per la Privacy, Agenzia per l’Italia Digitale e Agenzia delle Entrate. Il Comitato, oltre a svolgere una funzione di monitoraggio sulla evoluzione del fintech e agevolare la relazione tra gli stakeholder e le autorità di vigilanza, cura la sperimentazione in campo fintech, può fornire indicazioni alle autorità sulla regolamentazione e formulare proposte normative alle commissioni parlamentari. Il Comitato Fintech ogni anno dovrà rendicontare le attività svolte tramite una relazione annuale.
Il regolamento prevede una durata massima dell’ammissione alla sandbox per il fintech di 18 mesi, con possibilità di una proroga. Sono inoltre definiti i criteri di ammissione alla sandbox, i casi in cui la sperimentazione è negata e le modalità di richiesta dell’ammissione. Inoltre, è istituito un registro dei soggetti ammessi alla sperimentazione. Quest’ultima è monitorata da una autorità di vigilanza, che riferisce al Comitato e gli comunica la conclusione della sperimentazione.
La consultazione pubblica riguarda:
- le attribuzioni del Comitato Fintech;
- le attività ammissibili alla sperimentazione;
- i criteri di ammissione alla sperimentazione;
- l’estensione della sandbox anche agli operatori che non abbiano sede legale, direzione generale o sede secondaria in Italia;
- i presupposti di ammissibilità della sperimentazione;
- le modalità di comunicazione tra le fintech e le autorità;
- il contenuto della richiesta per l’ammissione alla sperimentazione;
- le casistiche di revoca;
- la gestione della fase di uscita dalla sperimentazione.