Arrigoni, azienda comasca attiva nel settore dei tessuti a rete per uso tecnico, in particolare per l’agricoltura, sta cercando un nuovo socio, supportata dall’advisor Mediobanca. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo cui sarebbe in vendita una quota del 70% della società, mentre il fondatore Paolo Arrigoni punterebbe a tenere il restante 30% del capitale.
A oggi, sarebbero arrivate una decina di offerte per la società, soprattutto da parte di fondi di private equity e family office. L’azienda potrebbe valere circa 60 milioni di euro, pari al doppio del fatturato 2018. lI bilancio 2018 si è infatti chiuso con ricavi per 29,5 milioni di euro, un ebitda di 5,9 milioni e una posizione finanziaria netta di 12,4 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Con sede a Uggiate Trevano (Como) en fondata nel 1936, Arrigono è guidata dall’amministratore delegato Paolo Arrigoni. E’ stata tra le prime aziende al mondo a realizzare, nel 1959, tessuti tecnici e reti per l’agricoltura in polietilene ad alta densità. Oggi Arrigoni è leader nella fabbricazione di: agrotessili e reti per l’agricoltura innovativi per un efficace controllo climatico ed una produzione di cibo più sano e sicuro; tessuti tecnici outdoor per usi tecnici e/o ambientali. L’azienda è cresciuta soprattutto negli ultimi dieci anni grazie allo studio di reti per l’agricoltura migliori. Arrigoni nel 2016 ha anche acquisito la concorrente vicentina Artes Politecnica, raddoppiando il suo fatturato.