A oggi il crowdfunding in Italia, inteso in tutte le sue forme e quindi equity, lending (a esclusione dell’invoice trading), reward e donation ha raccolto 442,7 milioni di euro, di cui 164 milioni nel solo 2019, con una crescita del 59% rispetto al 2018. Lo rileva il rapporto sul crowdfunding 2019 redatto da Starteed, presentato il 7 febbraio scorso.
Starteed, con sede a Torino, è stata fondata 8 anni fa da Claudio Bedino, cofondatore della fintech Oval Money. Starteed sviluppa soluzioni per il mercato del crowdfunding con l’obiettivo di fornire infrastrutture tecnologiche personalizzate e servizi specializzati a supporto di chi vuole creare modelli finanziari più efficaci e trasparenti. Tra i suoi clienti rientrano Tim, Altroconsumo, Perugina, Unicredit, Mamacrowd, Cisco e Walliance. A oggi, ha processato transazioni per oltre 55 milioni e realizzato 934 progetti.
I dati di Starteed sono particolarmente interessanti perché l’attività delle piattaforme di donation e reward è raramente monitorata. Secondo Starteed, la crescita costante del crowdfunding è stata sicuramente favorita da un miglior contesto normativo e dalla professionalizzazione della materia. Tutti modelli di crowdfunding hanno registrato un’importante crescita, sebbene l’incremento dell’intero settore sia principalmente da ricondurre ai risultati delle piattaforme di equity e lending crowdfunding che hanno saputo trarre vantaggio dal contesto normativo sempre più favorevole.Le piattaforme di equity crowdfunding sono 38, di cui 11 in partenza e 3 inattive; quelle di lending crowdfunding sono 12, di cui una chiusa e una inattiva.
Come già indicato a inizio anno da CrowdfundingBuzz, infatti, nel 2019 le piattaforme di equity crowdfunding hanno raccolto in totale oltre 65 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), un dato che ritroviamo con un leggero scarto nel report di Starteed e che è in linea con quelli diffusi dall’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, di cui EdiBeez srl è media partner. Le lievi differenze sono dovute ad aggiustamenti tra i dati di raccolta annunciati dalle piattaforme e quelli poi effettivamente confermati.
Quanto al crowdlending, il dato reale è ancora più ampio di quello calcolato da Starteed che, come detto, non considera le piattaforme di invoice trading (per i dati sul crowdlending a livello internazionale e il dettaglio sulle piattaforme italiane, gli abbonati a BeBeez News Premium possono leggere qui l’Insight View di BeBeez). Ma non solo. Starteed somma gli erogati di alcune delle piattaforme che erogano prestiti a privati e a imprese sia italiane sia straniere, ma manca il dato di alcuni attori importanti come la francese Younited Credit sul fronte dei prestiti a privati e come Prestacap sul fronte dei prestiti alle imprese (quest’ultima entrerà a far parte del gruppo DEPOBank, si veda altro articolo di BeBeez). Anche il mercato delle piattaforme di lending immobiliare è in realtà più ampio, perché Starteed considera solo i dati di Rendimento Etico, Recrowd e Trusters, ma in realtà il mercato è più ampio, perché in Italia sono attive anche Housers e Crowdestate, entrambe straniere (rispettivamente Spagna e Estonia), ma nel 2019 hanno finanziato progetti di immobili situati sul territorio italiano rispettivamente per 5,9 e 3,3 milioni. Inoltre c’è anche un’altra piattaforma italiana attiva, che è Re-lender e che lo scorso anno ha raccolto un milione. Tenuto conto di tutto ciò, CrowdfundingBuzz ha calcolato che nel 2019 le piattaforme di lending immobiliare hanno raccolto 18,4 milioni di euro, da 3,7 milioni nel 2018(si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando al donation e reward crowdfunding, invece, queste sono 51, di cui: 29 attive; 16 chiuse e 6 inattive (ossia online ma che non hanno lanciato campagne nel 2019).
Le piattaforme che hanno raccolto di più nel 2019 sono state: Produzioni dal Basso (3,3 milioni), Rete del dono (2,47 milioni), Forfunding (2,3 milioni), Eppela (2,03 milioni) e Buonacausa (1,4 milioni). In totale le piattaforme attive hanno raccolto 73,7 milioni di euro nel 2019, con un balzo del 28% rispetto ai 57,7 milioni del 2018. Il balzo è dovuto al rafforzamento di esperienze di community engagement e iniziative di open innovation e CSR. Le tematiche dai risultati più interessanti sono state: emergenza umanitaria, non violenza sulle donne, cure mediche. Le tre maggiori campagne sono state: Mediterranea Saving Humans, che ha raccolto oltre 1 milione di euro; Luisa vive se l’aiutiamo, con una raccolta superiore ai 300 milioni; e Per tornare in mare abbiamo bisogno di voi, lanciata ancora da Mediterranea, che ha incassato oltre 200 mila euro. A questi dati vanno poi aggiunti quelli delle piattaforme white-label. Sebbene nella maggioranza dei casi si tratti di progettualità che differiscono dallo scenario tradizionale del crowdfunding, seguono comunque le logiche tipiche del crowdfunding donation & reward. Il white-label risulta particolarmente utilizzato sia da brand che vogliono dare maggior rilievo alla propria identità sia da enti che abilitano il crowdfunding per le community di riferimento, necessitando quindi di flessibilità e personalizzazione più elevata per rispondere al meglio alle esigenze del progetto.