L’Istituto per il Credito Sportivo (Ics) ha ottenuto dalla Bei (Banca Europea per gli Investimenti) un multi-beneficiary intermediated loan
da 100 milioni di euro per costruire e riqualificare le infrastrutture sportive italiane, gestite dagli enti locali. Ics è stato assistito nell’operazione dallo studio legale Chiomenti.
Una parte delle risorse raccolte è destinata al sostegno di investimenti e spese correlate alle azioni a favore del clima nell’ambito della più ampia strategia perseguita dalla Bei in materia di climate action. Il finanziamento, che rafforza e rinnova il ruolo di Ics quale banca sociale per lo sviluppo, consentirà di mobilitare risorse per complessivi 200 milioni di euro e si colloca nella più ampia cornice delle strategie di sviluppo urbano integrato che, attraverso la riqualificazione del patrimonio pubblico a vocazione sportiva, concorre alla promozione economica e sociale del Paese attraverso i territori.
L’Istituto per il Credito Sportivo è l’unica banca pubblica italiana a sostegno dello sport e della cultura, guidata dal presidente Andrea Abodi e dal direttore generale Paolo D’Alessio.
Ricordiamo che l’Ics nel gennaio scorso ha ceduto pro-soluto ad AMCO (la ex SGA) crediti in sofferenza derivanti da mutui ipotecari, per un ammontare di 47 milioni di euro lordi. Si è trattato della prima cessione in blocco per l’Istituto per il credito sportivo: la banca sinora aveva cercato di gestire in casa le sue posizioni deteriorate, che a fine 2018 erano un totale di 291 milioni di euro lordi, di cui 167,7 milioni sofferenze (si veda altro articolo di BeBeez).
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