Salini Impregilo, operatore italiano attivo nel settore delle infrastrutture, ha lanciato un beauty contest per selezionare fondi infrastrutturali che fungano da partner per lo sviluppo delle sue attività commerciali all’estero su progetti che richiedono forti investimenti in equity, avviando anche attività per stabilizzare la generazione di cassa del gruppo. Lo ha reso noto ieri la società (si veda qui il comunicato stampa).
L’invito a partecipare è stato inviato ai 10 maggiori fondi al mondo. L’obiettivo dell’operazione è dar vita a un’alleanza strategica di lungo periodo con alcuni dei principali fondi di investimento nel settore, sviluppare insieme nei prossimi 3-5 anni un mercato potenziale di progetti infrastrutturali già identificati di oltre 100 miliardi di dollari, e focalizzare sempre più la crescita su paesi a basso profilo di rischio e su progetti con sostenibilità economico-finanziaria di lungo periodo.
Il progetto punta a definire una prima short-list da cui successivamente selezionare i partner di lungo termine, che consenta di valorizzare le competenze del gruppo nel segmento Finance, Design, Build, Operate, Maintain e partecipare a settori di mercato a maggior valore aggiunto, concentrandosi principalmente in Europa Occidentale, Stati Uniti, Australia e Canada. Con l’operazione, Salini Impregilo intende cogliere le migliori opportunità nell’ambito della tendenza globale che vede molti paesi coinvolti nell’applicazione di forme innovative di finanziamento per la realizzazione di opere di interesse pubblico, tra cui il partenariato pubblico-privato.
Salini Impregilo è uno dei maggiori global player nel settore delle costruzioni di grandi infrastrutture complesse, quotato alla Borsa di Milano. È tra i leader globali del settore idrico (dighe e impianti di gestione delle acque) e dei trasporti, impegnato nei principali sistemi di mobilità sostenibile (metropolitane e ferrovie). Ha realizzato alcuni dei progetti infrastrutturali più iconici al mondo per ponti, strade e autostrade, edifici civili e industriali, aeroporti. Opera in quasi 50 paesi attraverso più di 35 mila dipendenti. A fine 2019 ha registrato: ricavi per 5,33 miliardi; un ebitda di 422,6 milioni; un indebitamento netto di 631,4 milioni (in calo di 310,1 milioni); un utile di 71 milioni; nuovi ordini per 8,1 miliardi di euro; un portafoglio ordini totale di 36,2 miliardi. L’azienda intende distribuire agli azionisti un dividendo di 0,03 euro per azione ordinaria e 0,26 euro per azione di risparmio (si veda qui il comunicato stampa).
Salini Impregilo è impegnata in Progetto Italia, il piano di Cdp che punta ad aggregare le eccellenze del settore in Italia e crescere sui mercati internazionali; nell’ambito del progetto rientra anche il salvataggio di Astaldi, ammessa nell’agosto scorso al concordato preventivo (si veda altro articolo di BeBeez). A tal fine, Salini Impregilo nell’ottobre scorso ha approvato un aumento di capitale da 600 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). “Siamo fiduciosi che tutto proceda come previsto”, ha dichiarato l’ad Pietro Salini alla conference call di presentazione dei risultati 2019 di Salini Impregilo. Progetto Italia è un’operazione di consolidamento del settore nazionale delle grandi opere e delle costruzioni in difficoltà che ha il supporto di Cdp e che è aperta alla partecipazione di tutti i soggetti industriali interessati. Il progetto è stato approvato ufficialmente nella notte fra l’1 e il 2 agosto scorso (si veda altro articolo di BeBeez). In una lettera aperta ai dipendenti di Salini-Impregilio, Pietro Salini aveva scritto sul tema: “Progetto Italia parte da un progetto industriale che ha l’ambizione di creare un gruppo internazionale ancora più grande, in grado di competere con i principali player del settore, capace di presentarsi sul mercato entro il 2021 con un fatturato di 14 miliardi e un portafoglio di 62 miliardi”.