In questo scenario surreale in cui il coronavirus ci ha ormai costretto a vivere da settimane, fare i conti di quello che costerà a tutti è ancora molto difficile. Gli uffici studi e i centri di ricerca hanno fatto una marea di previsioni (l’ultima è di Cerved che calcola un calo di fatturato di 650 miliardi, si veda altro articolo di BeBeez), ma tutte si basano su ipotesi. E allora quanto l’Italia sarà considerata interessante dagli investitori?
A parte i timori di raid di borsa, dati gli attuali prezzi stracciati e quindi la volontà del governo di rafforzare il golden power (si veda qui altro articolo di BeBeez), c’è un problema di capitali per il rilancio e la crescita non indifferente. Se l’Italia verrà considerata a rischio, gli investitori preferiranno cogliere le opportunità del rilancio in altri paesi in Europa, piuttosto che in Italia. E questo è un problema vero. Per questo motivo BeBeez ha lanciato l’Invest in Italy Index, un indice settimanale per monitorare il sentiment degli investitori internazionali nei confronti dell’Italia.
Lo abbiamo fatto senza condurre sondaggi, ma affidandoci all’intelligenza artificiale. Abbiamo chiesto a Skillroom, una startup spin-off dell’Università di Torino di aiutarci a monitorare su web e social tutte le notizie e i post in lingua inglese che in qualche modo includessero i concetti di investire in Italia; investire in azioni e bond di società italiane quotate; investire in aziende italiane non quotate; investire in real estate in Italia.
La prima analisi è andata indietro di quattro settimane sino al 17 febbraio per avere un parametro di confronto. Nel periodo considerato le menzioni su web e social network riguardo alla keyword “invest in Italy” e alle correlate sono state oltre 1500 e hanno avuto 32,2 milioni di lettori. Di queste menzioni, circa il 66% son state individuate sul web e il resto sui social (scarica qui il report completo).
Nell’ultima settimana, quella dal 16 al 22 marzo, il sentiment in negativo è aumentato di circa il 25% (248 menzioni) mentre quello positivo di circa il 36% (271 menzioni), mantenendo quindi una condizione di stabilità con un leggero vantaggio delle notizie con sentiment positivo, ma ciò non toglie che proprio nell’ultima settimana la crescita del negativo sia stata molto forte, particolarmente identificata nel 18 marzo, giorno in cui lo spread Btp-Bund aveva toccato quota 330 punti base, tanto da spingere la Bce ad annunciare poi nella notte il nuovo quantitative easing da 750 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Skillroom è una startup nata nel 2017 da un progetto di ricerca dell’Università di Torino. Il progetto di ricerca verte sul machine learning out of the big data e il NLP (natural language processing) delle lingue minoritarie e/o non scritte. Il progetto di ricerca è entrato nel suo quinto anno ed è un PRIN (Progetto di Rilevante Interesse Nazionale) per il MIUR. A oggi è stato finanziato con più di 700 mila euro. Il risultato di questa ricerca è stato brevettato (brevetto industriale) e l’Università di Torino ha concesso a Skillroom l’utilizzo esclusivo. La startup ha sviluppato diversi strumenti di web marketing, analytics e sentiment analysis. Per un’analisi di prova, clicca qui oppure clicca qui per informazioni.