Nonostante il coronavirus, l’Assemblea degli azionisti di NB Aurora, primo veicolo di permanent capital quotato sul segmento MIV di Borsa Italiana, ha confermato ieri la distribuzione del dividendo per l’esercizio 2019 da 1,06 euro per azione pari a 18,95 milioni di euro complessivi (si veda qui il comunicato stampa), così come la società aveva già annunciato a fine febbraio (si veda altro articolo di BeBeez) e dopo aver già distribuito lo scorso anno un dividendo di 18,9 milioni in relazione all’esercizio 2018.
Il titolo NB Aurora ieri a Piazza Affari ha chiuso a 9,05 euro per azione, per una capitalizzazione di 135 milioni di euro, in ribasso dai circa 10,5 euro per azione a cui quotava a inizio marzo, prima che tutto il peso della crisi da Covid-19 affossasse le borse internazionali. Si tratta di un calo delle quotazioni relativamente basso, se si pensa che invece molti altri titoli quotati hanno perso dal 40 al 50% del loro valore.
Nel dettaglio, il dividendo distribuito sarà di cui: 15,9 ai possessori di azioni di classe A; 3 milioni ai possessori di azioni di classe B e 53 mila ai possessori di azioni speciali. Dopo la distribuzione del dividendo sopra citato, il NAV complessivo di NB Aurora al 31 dicembre 2019 sarà pari a circa 161 milioni di euro, mentre il NAV per azione sarà pari a 10,6045 euro. Il che significa che il titolo tratta oggi a un notevole sconto sul NAV (si veda qui l’ultima marketing presentation).
Il NAV al 31 dicembre 2019 di NB Aurora, al lordo del dividendo, era cresciuto di circa il 19% rispetto all’ammontare raccolto in quotazione (avvenuta il 4 maggio 2018 a 10 euro per azione) a circa 180,1 milioni (181,8 milioni al 30 giugno 2019). A fine febbraio era stato spiegato che di questo totale circa 14,4 milioni erano rappresentati dal 44,5% delle quote di Fondo Italiano d’Investimento; circa 79,6 milioni rappresentati dagli investimenti diretti in Club del Sole (40%, acquisizione condotta a novembre 2018 insieme a dei family office), in Dierre Group (49,9%, acquisizione condotta a luglio 2019 insieme a dei family office) e in Rino Mastrotto (11%, acquisizione condotta nel settembre 2019 al fianco di NB Renaisssance); e circa 86,1 milioni erano cassa netta (si veda altro articolo di BeBeez). Sarà invece contabilizzato quest’anno l’investimento in PHSE (21,6%), leader in Italia nel trasporto a temperatura controllata, per il segmento 2-8°C, di prodotti farmaceutici, biotech, clinical trial e di campioni biologici a servizio del canale ospedaliero, annunciato nel dicembre 2019 insieme all’imprenditore Eddy De Vita (si veda altro articolo di BeBeez). Il closing dell’operazione si è tenuto infatti un paio di settimane fa.
In realtà l’ultima marketing presentation propone già la composizione del NAV pro-forma a dicembre 2019, conteggiando l’investimento in PHSE. La cassa netta scende a 70 milioni (di cui 19 milioni il dividendo), mentre Club del Sole pesa 33 milioni, seguono Dierre (27 milioni), Rino Mastrotto (20 milioni) , PHSE (16 milioni) e Fondo Italiano d’Investimento (14 milioni).
Ricordiamo che NB Aurora è impegnata in un aumento di capitale fino a 150 milioni di euro, che sarà sottoscritto entro il primo semestre del 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). L’aumento di capitale consiste in un’offerta con diritto di opzione di azioni ordinarie di classe A di nuova emissione agli attuali soci; i diritti di opzione saranno negoziabili durante l’offerta in opzione sul segmento MIV di Borsa Italiana. Nel caso in cui i diritti di opzione fossero esercitati solo in parte, le nuove azioni saranno vendute mediante un collocamento privato riservato a investitori qualificati. L’aumento di capitale è finalizzato a consolidare la crescita di NB Aurora ed effettuare nuovi investimenti.
Visto l’interesse che sta riscuotendo il mercato dei private asset tra gli investitori privati di questi tempi e grazie alla grande esperienza negli investimenti in piccole e medie aziende, NB Aurora sta anche ragionando sulla possibilità di proporsi come partner per gli asset manager tradizionali che stanno pensando agli Eltif attraverso una delega di gestione (si veda altro articolo di BeBeez).