Con una lettera agli azionisti inviata il 31 marzo scorso, Illimity ha rassicurato gli investitori circa l’impatto del coronavirus sul suo business (si veda qui il testo completo).
In particolare, sul fronte della divisione distressed credit I&S la banca ha tenuto a precisare che ha valutato in modo prudente il portafoglio crediti esistente, applicando in prevalenza criteri di valutazione da procedure giudiziali, anche laddove nei fatti siano poi state perseguite ed eseguite strategie di gestione stragiudiziale. Tale approccio incorpora prezzi di vendita degli asset sottostanti significativamente inferiori rispetto ai corrispondenti valori di mercato e molto dilazionati nel tempo, con ipotesi prudenti relativamente all’esito delle aste. Gli asset a garanzia ricevono infatti una valutazione con scenario giudiziale mediamente del 50% inferiore rispetto alla valutazione di mercato. Infine, il pricing degli investimenti è sempre validato tramite applicazione di scenari di stress. E anche le previsioni di redditività dei portafogli di senior financing sono state molto prudenti.
Inoltre, Illimity sta rivedendo le ipotesi legate alle tempistiche degli incassi del portafoglio esistente, soprattutto per le posizioni gestite giudizialmente. Anche ipotizzando una chiusura dei tribunali italiani per 6-9 mesi, l’impatto sul valore investito in crediti disperse sarebbe trascurabile. Parallelamente, la divisione distressed credit di Illimity prosegue nelle sue attività di investimento, per cui si attende un impatto limitato sugli obiettivi di redditività della divisione stessa.
Quanto alla divisione Sme, Illimity ha rivisto tutte le posizioni creditizie nei settori ristrutturazione e crossover finance, che sono un numero contenuto. L’impatto del coronavirus dipenderà dalla sua durata e dalle conseguenze che avrà sull’economia. A oggi, la banca ritiene di poter rimanere all’interno dei parametri degli scenari di stress considerati in sede di delibera creditizia; in ogni caso, monitorerà attentamente l’evolversi della situazione. L’esposizione della banca ai settori economici che sono più esposti alla situazione attuale (come hotel, ristorazione, distribuzione retail, auto) è limitata e pari a meno del 15%. Nell’ambito del business ristrutturazioni/Utp, l’esposizione complessiva della banca è ancora contenuta e le imprese finanziate in questo comparto presentano una buona diversificazione geografica dei ricavi. In tutte le operazioni, Illimity ha partecipato a processi di risanamento dell’azienda, in alcuni casi rilevanti con una posizione di super seniority rispetto a tutti gli altri creditori dell’azienda. Inoltre, le prime evidenze di alcune operazioni in corso confermano una positiva evoluzione del processo di risanamento e conseguente ritorno in bonis del credito.
Nel frattempo, continuano l’attività di erogazione della banca, ma con un approccio ancora più selettivo, oltre che il progetto Illimity sgr (autorizzata il 25 febbraio scorso, si veda altro articolo di BeBeez) e lo studio di fattibilità sull’acquisto di portafogli Utp. La moratoria della restituzione delle rate da parte delle aziende dovrebbe avere un impatto trascurabile sul conto della banca. Considerato ciò, Illimity si aspetta un limitato impatto negativo sugli obiettivi di redditività della divisione Sme, considerate anche le misure di sostegno al settore bancario varate dal Governo.
Illimity dall’avvio dell’operatività nel settembre 2018 alla fine dello scorso gennaio ha quasi raggiunto 1,9 miliardi di euro di business originato (rispetto agli 1,5 miliardi di fine settembre) tra prestiti alle pmi e acquisti di Npl corporate, incluse le transazioni sottoscritte ma non ancora contabilizzate (si veda altro articolo di BeBeez).