Longmarch, veicolo lussemburghese che fa capo all’investitore cinese Yushun Niu, e Camfin, azionista di Pirelli con il 10,1%, sono in trattativa per creare una partnership strategica nelle attività di private equity, in particolare nel settore sanitario, e per detenere una ulteriore posizione in Pirelli intorno al 10%. Le società hanno infatti sottoscritto un memorandum d’intesa preliminare non vincolante sul tema. La governance della partnership spetterà a Camfin e l’esclusiva per le trattative durerà 60 giorni.
Camfin è controllata da Marco Tronchetti Provera e partecipata dalla famiglia Rovati, Massimo Moratti, Alberto Pirelli, NB Renaissance, Unicredit e Intesa Sanpaolo.
L’ampliamento delle attività di Camfin al private equity era stato introdotto nello statuto della società lo scorso ottobre, contestualmente all’ingresso di Intesa Sanpaolo nel capitale di Camfin con il 10,7% dei diritti di voto, a fronte di una quota del 7,5% del capitale sociale (si veda altro articolo di BeBeez). Pirelli è l’asset principale della finanziaria, ma, si legge ora nello statuto, sia la partecipazione in Pirelli sia tutte le altre partecipazioni, interessenze e strumenti finanziari sono gestiti “nell’ottica di una successiva dismissione nell’ambito di attività tipicamente di private equity”.
La partnership dovrebbe riguardare da un lato la posizione lunga su Pirelli detenuta da Longmarch (per il 5,19% del capitale e dall’altro le opzioni call su un ulteriore 4,89% del capitale, sottoscritte da Camfin nel settembre 2019, con scadenza settembre 2022. Sul primo fronte, martedì 31 marzo dalle comunicazioni Consob, è infatti emerso che Niu, con cui Pirelli ha rapporti industriali fin dal 2005, all’epoca dell’avvio del primo stabilimento del gruppo in Cina, ha raggiunto una partecipazione “potenziale” del 5,19% in Pirelli attraverso Longmarch. Quanto alle opzioni call sul 4,89% di Pirelli, sottoscritte da Camfin, potrebbero essere regolate per cassa con conseguente conferimento in denaro all’interno della eventuale partnership con Longmarch.
La partnership con Longmarch in ogni caso non pregiudicherebbe quella già esistente tra Camfin e ChemChina, che controlla PIrelli al 45,52%. Entrambe hanno deliberato nei giorni scorsi di acquistare un altro 1,5% a testa di Pirelli.
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