Italmobiliare ieri ha approvato la relazione e il bilancio 2019, che si è chiuso con un utile consolidato di 77 milioni di euro e una posizione finanziaria attiva di 569,9 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Inoltre, la società ha confermato la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,60 euro per azione (contro gli 0,55 centesimi del 2018) e uno straordinario di 1,20 euro per azione, come già proposto nel marzo scorso dal Consiglio di amministrazione (si veda altro articolo di BeBeez). Il dividendo sarà pagato il prossimo 6 maggio, con stacco cedola il 4 maggio (record date 5 maggio). Quanto al portafoglio, a fine 2019 il NAV era di 1,74 miliardi di euro (si veda qui la presentazione agli analisti).
Sempre ieri, Italmobiliare ha eletto i nuovi Consiglio di amministrazione e Collegio sindacale della società, che resterà in carica per tre esercizi (fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2022). Il nuovo Consiglio di amministrazione, formato da 12 consiglieri (14 nel precedente Consiglio), è composto da: Laura Zanetti (presidente), Carlo Pesenti (consigliere delegato-direttore generale), Livio Strazzera (vicepresidente), Elsa Maria Olga Fornero, Vittorio Bertazzoni, Mirja Cartia d’Asero, Chiara Palmieri, Luca Massimo Fabio Minoli, Giorgio Bonomi, Sebastiano Mazzoleni, Marinella Soldi (eletti dalla lista presentata da Compagnia Fiduciaria Nazionale che ha ottenuto l’82,24% dei voti sul capitale rappresentato) e da Antonio Salerno (rappresentante della lista presentata da RWC Asset Management LLP e Fidelity International che ha ottenuto il 9,62% dei voti sul capitale rappresentato).
È stato inoltre nominato il Collegio sindacale, che vede Pierluigi De Biasi quale presidente (espresso dalla lista di minoranza presentata da RWC Asset Management LLP e Fidelity International che ha ottenuto il 13,17% dei voti sul capitale rappresentato), Gabriele Villa e Luciana Ravicini (espressi dalla lista presentata da Compagnia Fiduciaria Nazionale che ha ottenuto l’82,24% dei voti sul capitale rappresentato) quali sindaci effettivi e Maria Maddalena Gnudi, Michele Casò (espressi dalla lista presentata da Compagnia Fiduciaria Nazionale) e Tiziana Nesa (espresso dalla lista di minoranza presentata da RWC Asset Management LLP e Fidelity International) quali sindaci supplenti.
L’Assemblea degli azionisti ha inoltre approvato il Piano di phantom stock grant Italmobiliare 2020-2022 riservato al consigliere delegato-direttore generale, ai dirigenti con responsabilità strategiche della società e ad altri manager che saranno selezionati dal consigliere delegato. Infine, i soci hanno approvato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un periodo di 18 mesi per stabilizzare il titolo Italmobiliare sui mercati, favorendo l’andamento regolare delle contrattazioni; e per costituire una provvista titoli da impiegare in sostituzione alle risorse finanziarie per operazioni di finanza straordinaria o per dare esecuzione a piani di compensi basati su strumenti finanziari che dovessero essere eventualmente approvati in futuro.
Italmobiliare in poco più di 2 anni, ha investito circa 400 milioni di euro in marchi importanti del made in Italy. Tra essi, rientrano: il 100% di Sirap, Italgen e Clessidra sgr, il 60% di Caffé Borbone, il 40% di Tecnica Group e di Iseo, il 27% di Autogas Nord, una partecipazione di controllo in Salumificio Capitelli e il 20% dell’Officina Profumo di Santa Maria Novella, acquisita nel gennaio scorso al prezzo di 40 milioni di euro. Italmobiliare ha inoltre in portafoglio quote di fondi di private equity di Clessidra (ha investito in Clessidra Capital Partners III e in Clessidra Restructuring Fund), di BDT Capital (esposizione al mercato Usa) e di Iconiq (settore tecnologico globale). Sul fronte del venture capital, a oggi investe indirettamente attraverso i fondi Isomer e Connect, ma a breve investirà direttamente tramite la controllata FT Ventures. Negli ultimi 5 anni il rendimento per gli azionisti di Italmobiliare è stato di oltre il 140%. Nel 2019 Italmobiliare ha ceduto per 100 milioni di euro a Cinven la sua quota nel big dell’eProcurement, Jaggaer (si veda altro articolo di BeBeez)
La presidente di Italmobiliare Laura Zanetti e il consigliere delegato Carlo Pesenti avevano scritto nel novembre 2019 nell’introduzione della newsletter semestrale destinata a investitori e analisti di avere oltre 500 milioni di euro da destinare a nuovi investimenti e che intendevano focalizzarsi soprattutto “sui settori alimentare, domotica/high-tech e dell’industria non ciclica” (si veda altro articolo di BeBeez). Ora quella liquidità sarà utilizzata in primo luogo per mettere in sicurezza le società del portafoglio messe in difficoltà dal coronavirus.
Italmobiliare ieri ha affermato che le aziende nel suo portafoglio attive nella filiera alimentare (Caffè Borbone, Capitelli e Sirap) e nella produzione e distribuzione di energia (Italgen e AGN Energia) hanno registrato continuità produttiva e commerciale con riflessi nel complesso limitati sull’andamento economico. Nelle aziende per natura esposte al mondo retail o produttrici di beni non essenziali (Gruppo Tecnica in particolare) si incominciano ad osservare contrazioni dei volumi la cui rilevanza, al momento non stimabile, dipenderà dall’evoluzione del contenimento della pandemia, mentre il Gruppo Iseo sta rapidamente riaprendo le attività produttive temporaneamente sospese in Italia.