Dall’inizio dell’anno, Covivio ha perfezionato vendite per 179 milioni di euro (di cui 102 milioni di pertinenza del gruppo) con un margine medio del 23% rispetto all’ultimo valore di perizia. Lo ha comunicato ieri il braccio immobiliare di Leonardo Del Vecchio, nato a fine 2018 dalla fusione tra Beni Stabili e Fonciere des Regions, confermando il proprio obiettivo di cessioni per oltre 600 milioni di euro di quota di pertinenza del gruppo nel 2020 (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, il 1° aprile Covivio ha venduto in particolare 11 hotel B&B situati in Germania, a Monaco, Amburgo e Stoccarda, e in città secondarie, per un importo totale di 115 milioni di euro (49,8 milioni di quota di pertinenza del gruppo),
A questo si aggiunge la firma di 190 milioni di euro (164 milioni di pertinenza del gruppo) di nuovi accordi di vendita a partire dall’inizio dell’anno, di cui 157 milioni di euro di accordi siglati dopo il 31 marzo, con un margine medio del 7% sul valore di perizia a fine 2019. Questi accordi riguardano sostanzialmente due immobili a uso ufficio a Nanterre e Lyon, immobili a uso ufficio affittati a Telecom Italia e unità residenziali vendute singolarmente a Berlino.
Il gruppo dispone di 2,5 miliardi di euro di liquidità a fine marzo, grazie a 900 milioni di cassa e a 1,6 miliardi di euro di linee di credito non utilizzate. Detto ciò, il gruppo immobiliare ha approvato la distribuzione di un dividendo di 4,80 euro e l’opzione per il pagamento del dividendo in azioni, sulla base di un prezzo di 47,80 euro per azione, prevedendo dunque di consolidare lo stato patrimoniale con un aumento di capitale compreso tra 200 e 420 milioni di euro.
A fine 2019 Covivio vantava un patrimonio di 24 miliardi di euro (si veda qui la presentazione agli analisti e altro articolo di BeBeez). Sul fronte degli investimenti, invece, la società ha annunciato a inizio anno di aver firmato un contratto per l’acquisizione di 9 hotel, di cui 8 hotel lusso ex Boscolo, oggi a marchio The Dedica Anthology, controllati da Varde Partners. Gli alberghi, situati in Europa, hanno un valore complessivo di 620 milioni di euro, di cui otto hotel in Italia, Francia, Ungheria e Repubblica Ceca (appunto gli ex Boscolo) per un totale di 573 milioni di euro, mentre il nono hotel è l’Hilton Dublin Kilmainham a 4 stelle, che sarà rilevato da Tifco Hotel Group per 45,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, Covivio a metà febbraio si è assicurata circa il 35% del capitale diluito di Godewind Immobilien , una società immobiliare tedesca quotata (si veda altro articolo di BeBeez).
La nota diffusa ieri sottolinea però anche che l’impatto del lockdown da coronavirus si sta facendo sentire in maniera importante sui conti del gruppo. Covivio ha chiuso il primo trimestre con una tenuta dei ricavi (158 milioni di euro, rispetto a 166 milioni del 2019), ma a fine marzo i ricavi generati dagli immobili a uso alberghiero sono diminuiti del 10%, di cui -26% sui canoni variabili e -27% sull’attività immobili e licenze.
Gli hotel rappresentano il 15% del patrimonio del gruppo. Nel segmento alberghiero Covivio è infatti tra i principali locatori degli operatori alberghieri di riferimento e tra i più solidi di questo settore, tra cui ad esempio Accor, Intercontinental, NH Hotels o B&B. Covivio è direttamente interessata dal forte calo dell’attività, sia sul fronte dei canoni indicizzati sul fatturato (locazioni Accor in Francia), sia sul fronte degli hotel gestiti con contratto di gestione (situati principalmente in Germania). Alla luce della sua portata, la crisi colpirà anche una parte dei canoni fissi: attualmente è in corso un confronto con gli operatori partner allo scopo di trovare gli strumenti per superare insieme questo periodo.