Il fondo Alto Capital IV, gestito da Alto Partners sgr, ha rilevato la maggioranza di Costruzione Emiliana Ingranaggi (Cei), gruppo bolognese che commercializza componenti sottocarro per il settore della ricambistica per camion. A vendere è stata la famiglia Boni, che manterrà una quota di minoranza e la gestione operativa dell’azienda. Lo riferisce Il Sole 24 Ore.
Fondata nel 1969, Costruzione Emiliana Ingranaggi ha sede ad Anzola dell’Emilia (Bologna). Dopo un inizio improntato esclusivamente sulla costruzione di ingranaggi per cambi e differenziali, Cei ha allargato la propria gamma introducendo parti di ricambio per i principali gruppi funzionali dell’autocarro come impianto sterzante e frenante, sospensioni e motore. La società vanta un fatturato di 62 milioni di euro, di cui circa l’85% realizzato all’estero.
Si tratta della prima operazione di Alto Partners nell’ambito del progetto di aggregazione di aziende attive nel settore dei ricambi per autocarri, trattori e macchine movimento terra. Lo scorso aprile, infatti, Alto Capital IV ha costituito la newco Spare Partners, che a sua volta ha costituito la newco Optimus, con una capitalizzazione di un milione di euro, che cercherà imprese target da aggiungere al portafoglio del fondo (si veda altro articolo di BeBeez). Spare Partners è partecipata all’1,6% dal principe Vitaliano Borromeo Arese; al 2,4% da Francesco Baggi Sisini (l’editore della Settimana Enigmistica); al 3,2% dalla holding Gbh del fondatore di Banca Leonardo Gerardo Braggiotti (che è anche socio di Alto Partners sgr, si veda altro articolo di BeBeez); e al 9,5% da Investitori Truck. Quest’ultima è una emanazione del produttore di raccordi per circuiti oleodinamici Hydro Holding, a sua volta controllato dal dicembre 2018 dal fondo NB Renaissance (si veda altro articolo di BeBeez).