Antico Forno a Legna, società pavese che produce pizze surgelate, ha depositato presso il tribunale di Pavia il 26 maggio scorso il piano definitivo di concordato preventivo in continuità (si veda qui il comunicato stampa). Antico Forno a Legna potrà quindi continuare l’attività di impresa in continuità, salvaguardando i lavoratori e l’indotto generato per il territorio pavese.
L’operazione di risanamento e di ammissione al concordato è stata coordinata per Antico Forno a Legna dal commercialista Raffaele Di Capua, che a dicembre 2018 è stato nominato amministratore unico dai soci, con il preciso mandato di procedere a un’operazione di ristrutturazione societaria. La squadra legale dell’operazione di ristrutturazione che ha assistito la società nell’ammissione al concordato, ha visto protagonisti lo Studio BonelliErede e lo Studio legale Jannuzzi&Regi. Advisor finanziario dell’operazione è stata la società Fingiaco.
Antico Forno a Legna srl ha sede a Mortara (Pavia), impiega circa 65 dipendenti e vanta un fatturato di 10,5 milioni di euro. Nel settembre 2019, il Gruppo Italpizza, attraverso la newco Italforno srl, aveva stipulato un contratto di affitto del ramo di azienda dello stabilimento, impegnandosi a investire, in caso di aggiudicazione, circa 5 milioni di euro.
Italpizza, con sede a Modena, produce pizze surgelate, per lo più per il mercato del private label ed è controllata dal fondatore e amministratore delegato Cristian Pederzin, per il tramite della sua holding Dreamfoods srl. Nel 2008 il gruppo inglese produttore di cibi pronti Bakkavor aveva acquisito il 90% della società. Nel maggio del 2014 Bakkavor aveva poi ceduto a DreamFooods un primo 40% della società, mentre nell’aprile 2015 Bakkavor ha annunciato la cessione del resto del capitale a Dreamfoods (si veda altro articolo di BeBeez). La società ha chiuso il 2019 con ricavi per 140,6 milioni di euro, un ebitda di 6,15 milioni e una posizione finanziaria netta di 5,38 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).