Primo punto a favore di Urbano Cairo nella querelle con Blackstone, in relazione all’operazione che nel 2013 aveva portato alla vendita e contestuale locazione del complesso immobiliare di RCS di Via Solferino/Via San Marco/Via Balzan, sede del Corriere della Sera, per 120 milioni di euro. Tanto che ieri in Borsa il titolo RCS era arrivato a toccare quota 0,75 euro per poi chiudere con un +6,53% a 0,6850 euro.
Nella serata di martedì 26 maggio infatti, la Camera Arbitrale di Milano ha comunicato alle parti la pronuncia del Tribunale Arbitrale composto dal presidente Renato Rordorf e dai co-arbitri Vincenzo Roppo e Vincenzo Mariconda (si veda qui il comunicato stampa).
La pronuncia è un solo un Lodo parziale e non definitivo. Con questa il Tribunale Arbitrale, fra l’altro:
(i) ha affermato la propria competenza a decidere sulle domande di RCS (incluse quelle risarcitorie), respingendo tutte le relative eccezioni pregiudiziali e preliminari sollevate dall’acquirente;
(ii) ha escluso l’invalidità dei contratti con cui è stata conclusa l’Operazione;
(iii) ha rilevato che il comportamento dell’acquirente potrebbe dare luogo al risarcimento del danno in favore di RCS, e a tal fine ha disposto due consulenze tecniche per accertare le condizioni in cui si trovava RCS nel 2013, nonché il valore di mercato dell’immobile, tenuto conto, fra l’altro, di tutte le condizioni dell’operazione.
In ogni caso Blackstone non pare insoddisfatto. Anzi. In una dichiarazione raccolta da Reuters un portavoce di Blackstone ha detto che “non c’è stata assolutamente alcuna decisione o presa di posizione circa qualunque diritto al risarcimento dei danni per RCS” e che “la società è contenta di questa pronuncia, gli arbitri hanno accantonato la stragrande maggioranza delle richieste di RCS”. Quindi Blackstone continnuerà a “puntare al risarcimennto per i significativi e crescenti danni causatigli da RCS”.
Come noto l’acquisizione del complesso immobiliare da parte di Blackstone era stata condotta per il tramite di una serie di fondi, compreso il fondo Delphine gestito da Kryalos sgr. Blackstone era poi entrato in trattative nell’estate 2018 per cedere il complesso immobiliare al gruppo Allianz per un prezzo si dice più che doppio di quello pagato a RCS (circa 250 milioni), ma a novembre 2018 la trattativa si è fermata proprio perché Urbano Cairo, nel frattempo subentrato al controllo di RCS (si veda altro articolo di BeBeez), aveva chiesto al Tribunale di Milano un arbitrato per accertare la nullità del contratto del 2013.
Blackstone da parte sua ha citato RCS al Tribunale di New York (si veda qui il filing al Tribunale) e qualora Allianz dovesse rinunciare all’acquisto, Blackstone è pronta a chiedere danni compensatori e punitivi anche per il danno di immagine subito. Blackstone ha depositato una memoria di oltre 30 pagine nelle quale si chiede un risarcimento danni fino a 100 milioni di dollari. Soglia che potrebbe lievitare ulteriormente, anche per eventuali danni reputazionali che il fondo Usa potrebbe sollevare (si veda altro articolo di BeBeez).
Il 24 aprile 2019, però, la Supreme Court of the State of New York ha sospeso il procedimento ivi instaurato dai fondi Blackstone, proprio in attesa dell’esito dell’arbitrato in Italia (si veda qui Reuters).
Per iscriverti alla newsletter di BeBeez Real Estate, clicca qui
Riceverai l’elenco delle notizie di real estate (e i rispettivi link) pubblicate da BeBeez nelle ultime 24 ore