Intesa Sanpaolo ha rinnovato il Programma Sviluppo Filiere con il marchio italiano del lusso Gucci (si veda qui il comunicato stampa). I
Il programma, originariamente lanciato nel 2015 e rinnovato oggi in un’ottica di rilancio post-coronavirus, è nato per valutare al meglio le piccole e medie imprese e per sostenerle attraverso metodologie innovative facendo leva sulle competenze settoriali del capofiliera e sulla sua forte presenza territoriale.
Il Programma Sviluppo Filiere è nato infatti per valutare al meglio le piccole e medie imprese e per sostenerle facendo leva sulle competenze settoriali del gruppo del capofiliera e sulla sua forte presenza territoriale. Dietro le grandi aziende del Made in Italy ci sono migliaia di pmi fornitrici che contribuiscono alla realizzazione dei loro prodotti e ne costituiscono appunto la filiera produttiva. Queste aziende per le loro dimensioni vivono spesso grandi difficoltà nell’accesso al credito o usufruiscono di condizioni non sempre vantaggiose. In particolare, la banca ha elaborato un nuovo modello di rating che valorizza le potenzialità e gli aspetti qualitativi intangibili delle imprese, tra cui l’appartenenza ad una filiera, per migliorare l’accesso al credito dei fornitori strategici del capofiliera. Il programma prevede quindi in particolare anche un sistema di gestione avanzata del circolante di filiera.
Grazie all’accordo, quindi, le aziende della filiera Gucci potranno beneficiare del “valore” della capofiliera, riconoscendo termini e condizioni vantaggiosi e potranno accedere a finanziamenti in tempi rapidi, velocizzando l’accesso alla liquidità necessaria, oltre a poter usufruire di una serie di agevolazioni e iniziative solitamente rivolte alla clientela corporate di grandi dimensioni. In particolare, è stato inserito nel programma filiere la gamma di finanziamenti legati all’emergenza Covid-19, con la finalità di sostenere le imprese nel superamento della fase di difficoltà e accompagnarle nella ripartenza. Intesa Sanpaolo inoltre metterà a disposizione della filiera Gucci anche strumenti e soluzioni finanziarie create ad hoc per le esigenze delle piccole e medie imprese e i due partner attiveranno ulteriori azioni di collaborazione commerciale.
Marco Bizzarri, presidente e ceo di Gucci, ha dichiarato: “Tramite il Programma Supporto Filiere intendiamo assicurare che la bandiera del Made in Italy, mentre l’economia riparte, possa continuare a rappresentare il patrimonio italiano nel mondo come ha sempre fatto finora”.
L’accordo a oggi coinvolge solo la filiera dei fornitori di Gucci: piccole e medie imprese italiane, laboratori artigianali, nei comparti della pelletteria, scarpe, accessori, abbigliamento, gioielleria, che danno lavoro a oltre 20 mila persone, nella realizzazione dei propri progetti di crescita sul territorio, di internazionalizzazione e di rinnovamento delle proprie strutture produttive. Secondo quanto risulta a BeBeez, Intesa Sanpaolo intende estendere in seguito il programma anche ad altre filiere. Anche perché così era stato originariamente pensato.
Per esempio, nel 2017 al programma di Intesa Sanpaolo avevano aderito 35 le aziende toscane capofila con altrettante filiere, coinvolgendo oltre 1.400 imprese fornitrici, per un volume d’affari complessivo di filiera di 5,3 miliardi di euro e circa 5.000 dipendenti. Tra queste, c’era per esempio Vamas, una delle realtà più importanti nel panorama imprenditoriale del Comprensorio del Cuoio e punto di riferimento dei maggiori produttori di scarpe (si veda qui il comunicato stampa di allora). A metà 2018 in Veneto avevano aderito al programma di Intesa Sanpaolo 61 aziende capofila con complessivi 8.800 dipendenti e oltre 620 imprese fornitrici per un giro d’affari globale di 5,8 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, ha spiegato: “Il Progetto Sviluppo Filiere vuole essere un ulteriore strumento concreto e fattivo che offriamo alle piccole e medie imprese italiane, con uno sguardo rivolto al presente in modo da aiutarle ad affrontare l’emergenza di questi mesi e uno sguardo proiettato al futuro, per sostenerle verso la ripresa economica e supportarle nei propri progetti di sviluppo, anche in ambito internazionale. L’accordo che inauguriamo grazie alla partnership con un brand di primissimo livello come Gucci intende dare vita a un modello innovativo per il sostegno delle filiere italiane, un sistema fatto di migliaia di piccole aziende e di artigiani, spesso imprese familiari, strettamente legate al proprio territorio. Sappiamo infatti che dietro alla forza di un brand c’è un tessuto fatto di relazioni, di attività, di legami che sono l’ecosistema di un territorio e che rappresentano un elemento chiave del successo del Sistema Moda italiano. Sostenere la filiera significa per noi essere al fianco non solo delle imprese, ma anche e soprattutto dei territori e delle comunità locali che ne rappresentano il cuore e la linfa vitale”.