Gruppo Clerici, azienda italiana attiva nel settore idraulico e di arredo bagno, ha acquisito il 100% del gruppo ligure Prato Nobili, attivo nello stesso settore (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, il venditore è stato assistito da Ceresio Investors, mentre Lyra Partners ha curato l’operazione per conto dell’acquirente.
Il Gruppo Prato è stato fondato a Savona nel 1935 dalla famiglia Azzurro, oggi guidata dalla quarta generazione con al timone Federico Azzurro,. Il gruppo, con sede a Varazze (Savona), ha una presenza capillare, anche di punti retail, su tutto il territorio ligure. Il fatturato supera i 27 milioni di euro e la società conta oltre 110 dipendenti.
Il Gruppo Clerici di Paolo Clerici, con sede a Brescia, vanta invece un fatturato consolidato di circa 400 milioni di euro, oltre 70 punti vendita in tutto il Centro Nord, dal Trentino alle Marche, e oltre 1.200 dipendenti. Il gruppo è composto da 16 società, tra le quali AFIS, Idras e Unicom. E’ sul mercato da oltre 50 anni ed è guidato oggi dalla terza generazione della famiglia.
“Questa giornata sancisce una ventata di ottimismo per lo sviluppo negli anni a venire. Siamo soddisfatti per il raggiungimento di un obiettivo così ambizioso in termini di compenetrazione del modello di business e futuribilità dell’insegna per gli anni a venire”, ha detto l’amministratore delegato del gruppo Prato Nobili, Federico Azzurro.
Paolo Clerici, azionista e ad del Gruppo Clerici ha affermato: “Esprimo la mia massima soddisfazione, considerando questa acquisizione un importante tassello nella nostra strategia di sviluppo: entriamo da protagonisti in un’area geografica, la Liguria, in cui non eravamo presenti”.
Alessandro Santini, Head of Corporate Advisory di Ceresio Investors, ha commentato: “Il settore retail è stato particolarmente colpito in questo periodo di lockdown e questa operazione risalta perché gli attori sono tutti italiani, in un momento orribile per la nostra economia e per il settore dell’m&a”. Alessandro de Simone, ad di Lyra Partners, definisce l’operazione “del tutto soddisfacente, che integra due realtà importanti di settore”.