Hyris, startup che utilizza l’intelligenza artificiale applicata alla diagnostica avanzata, ha chiuso un round di serie A, guidato dal fondo di venture capital Astanor Ventures. Al round hanno preso parte anche gli italiani NEOS Medica (produttore milanese di dispositivi medici), Idb Holding (che controlla Indena, gruppo di proprietà della famiglia Della Beffa) e il venture capital Pi Campus (si veda qui il comunicato stampa). Secondo quanto risulta a BeBeez, il round ammonta a 2,5 milioni di euro.
Cross Border Growth Capital ha assistito Hyris in qualità di consulente finanziario nel processo di raccolta dei fondi. TLT e Legance sono stati i consulenti legali di Hyris nell’operazione, mentre Astanor è stata supportata da Withersworldwide.
La chiusura del round era attesa dallo scorso aprile, quando era stato reso noto che Hyris stava cercando fondi di venture capital nazionali e internazionali che fornissero risorse alla crescita dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez).
Hyris, con sede a Londra e con attività di sviluppo e produzione a Milano e Lodi, opera nell’artificial intelligence applicata alla diagnostica avanzata. E’ stata fondata nel 2014 dall’amministratore delegato Stefano Lo Priore, con il supporto degli imprenditori Amedeo Clavarino, Marco Mocarelli e Giulio Maleci, coordinati dal banker Carlo Montenovesi, fondatore di Cross Border. Nel capitale della società figurava già anche Indena. Il round permetterà a Hyris di rafforzare la sua distribuzione commerciale e il suo marketing, e di rendere i test di sicurezza alimentare in tempo reale e trasparenti, disponibili e scalabili per qualsiasi operatore del mercato.
“Con ben il 10% di tutti gli alimenti che consumiamo contaminati, non potrebbe esserci momento migliore per rivoluzionare il mercato e creare un sistema alimentare più sano e affidabile”, ha spiegato George Coelho, co-fondatore e partner di Astanor Ventures.
Fabio Mondini de Focatiis, fondatore di Cross Border Growth Capital ha commentato: “Siamo lieti di aver assistito Hyris in un round che ha finito per essere oversubscribed. Questo round dimostra che gli investitori internazionali esperti stanno aumentando continuamente il loro interesse per il panorama italiano dei capitali di rischio”.
L’8 aprile scorso Hyris ha lanciato Bcube, dispositivo portatile di analisi di dna portatile, commercializzato e utilizzato da tempo in diversi paesi in tutto il mondo che è stato implementato con un kit test per effettuare l’analisi di contaminazione ambientale da Covid-19 (si veda qui il comunicato stampa). Il test permette, in un’ora o poco più e con frequenza scelta dall’utente, di identificare le aree infette che rappresentano un potenziale pericolo, se toccate con le mani. Il kit per l’analisi di contaminazione ambientale è commercializzato “chiavi in mano” in comodato d’uso e inclusivo della formazione e dei tamponi specifici di prelievo sulle superfici (maniglie, tastiere, casse, banconi di preparazione del cibo, etc.). Hyris ha già preparato le prime consegne a partner in Europa e Nord America. Inoltre, la startup sta già lavorando a una versione successiva di questo prodotto, che ridurrà i tempi di risposta a soli 10 minuti e triplicherà il numero di tamponi analizzabili in parallelo. Il lancio della nuova versione del kit è previsto per ottobre 2020.