Sono diventati tre i colossi del private equity internazionale in corsa per una quota della Lega Calcio di Serie A. Secondo quanto riferito ieri da Bloomberg, infatti, anche Advent International ha fatto la sua offerta, dopo che sul tavolo della Lega sono arrivate quelle CVC Capital Partners (in trattativa esclusiva sino a fine mese, si veda altro articolo di BeBeez) e di Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez) e prima ancora quella di Blackstone relativa però a un finanziamento da 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre si è parlato nei mesi scorsi anche di avance anche da parte di Silverlake, che ha già in portafoglio il 10% del Manchester United.
CVC da parte sua avrebbe coinvolto nella trattativa anche il fondo FSI guidato da Maurizio Tamagnini, perché il coinvolgimento di un investitore italiano nell’operazione sarebbe ben visto dai presidenti delle squadre di Serie A (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre CVC sta studiando anche il lancio di un fondo infrastrutturale, che potrebbe fornire supporto finanziario per la creazione di nuovi stadi, per i club italiani che lo hanno in programma, oppure per la ristrutturazione degli stadi esistenti (si veda altro articolo di BeBeez).
L’offerta di Advent, però, spariglia le carte perché valuterebbe la Lega Calcio ben 13 miliardi di euro, rispetto alla valutazione di 10-11 miliardi sulla base della quale stava ragionando CVC interessata a una quota al massimo del 20% (quindi valutata 2-2,2 miliardi) e quella di 12 miliardi formulata da Bain Capital, interessata a una quota del 25% (quindi valutata 3 miliardi).
Come noto, il progetto allo studio prevede l’investimento dei fondi in una newco in cui dove andrebbero a confluire i diritti tv del calcio della Serie A per dieci anni a partire dal 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo il Deloitte Football Money League 2020, i primi 20 club calcistici europei nella stagione 2018-2019 hanno generato 9,3 miliardi di euro di ricavi, in crescita dell’11% dal 2018, con la maggior parte dell’incremento dovuto ai diritti tv, che rappresentano il 44% del totale del fatturato delle prime 20 squadre europee. Ma i diritti tv rappresentano addirittura il 59% dei ricavi se si considerano tutte le squadre della Serie A italiana, secondo l’Annual Review of Football Finance 2020 sempre di Deloitte. La Serie A è la quarta lega calcistica più ricca d’Europa, alle spalle di Inghiterra, Spagna e Germania, in grado di generare nella stagione 2018-2019 circa 2,5 miliardi di euro di ricavi, su un totale europeo di 28,9 miliardi.
Intanto, però, MF Milano Finanza oggi riferisce che CVC starebbe pensando di ritirare l’offerta prima della scadenza dell’esclusiva perché ha riscontrato problemi giuridici insuperabili, in particolare riguardo alla titolarità dei diritti. Non solo. C’è anche un altro problema. L’emittente del Qatar BeIn Sports, che solitamente trasmette gli incontri del campionato italiano in 35 Paesi tra cui la Francia e il Medio Oriente, non ha mandato in onda nessuna delle quattro sfide disputate tra sabato e domenica (si veda qui Sport Business). La mossa segue le discussioni intercorse in questi mesi tra l’emittente e la Lega Calcio Serie A sui rapporti della Serie A con l’Arabia Saudita, dove è stata disputata la Supercoppa Italiana nelle ultime stagioni. Nel mirino in particolare c’è la vicenda BeoutQ, canale pirata collegato al governo saudita (secondo un recente report del Wto) che trasmette illegalmente gli stessi eventi e addirittura lo stesso commento di BeIn. Quest’ultima è un cliente fondamentale per i diritti internazionali della Serie A, dato che contribuisce a circa più di un terzo del totale del valore dei diritti esteri della Serie A, 130 milioni su un totale di 350 milioni l’anno e nei fatti rappresenta il terzo investitore per la Serie A dopo Sky e Dazn, detentori dei diritti nazionali. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza l’emittente lamenta tre cose principalmente: 1) la totale assenza di supporto della Lega nella lotta alla pirateria, in particolare in Medioriente dove appunto BeoutQ trasmette illegalmente la Serie A; 2) il fatto che la Lega abbia stretto rapporti economici con Arabia Saudita (lì si è disputata la Supercoppa) senza mai provare ad aiutare a risolvere il problema di BeoutQ; e 3) una scarsa attenzione sul post Covid per danni subiti dall’emittente per la sospensione del Campionato.
L’attenzione dei fondi al calcio italiano si inserisce come noto in un trend che sta prendendo forza un po’ ovunque nel mondo, con i fondi di private di private equity e di credito che in particolare hanno messo nel mirino anche la Ligue francese, la Liga spagnola, la Premier League britannica e la Bundesliga tedesca, oltre che le singole squadre di calcio, tutte in grave difficoltà per colpa del lockdown da coronavirus (si veda altro articolo di BeBeez).
Come già anticipato da BeBeez, quello della Lega Calcio italiana è solo uno dei tavoli sui quali CVC sta trattando (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare, la Bundesliga sta trattando un bridge loan con operatori come KKR e Apollo Global Management (si veda altro articolo di BeBeez) e appunto anche con CVC (si veda qui Bloomberg). CVC sarebbe anche in trattative per acquisire una quota nella squadra francese AS Monaco, controllata dal miliardario russo Dmitry Rybolovlev.