Asja Ambiente Italia spa, società italiana attiva da 25 anni nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, ha ceduto a Eni New Energy, controllata da Eni, il 100% delle quote di Cdgb Enrico, Cdgb Laerte e Wind Park Laterza, società titolari di tre parchi eolici in costruzione in Puglia. I tre parchi eolici, che sorgeranno nel Comune di Laterza, hanno una potenza complessiva pari a 35,2 MW e una produzione annua stimata di circa 81 GWh. Lo studio Gattai Minoli Agostinelli & Partners ha assistito Eni, mentre Asja Ambiente Italia ha gestito l’operazione con il proprio team interno (si veda qui il comunicato stampa).
I tre impianti saranno costituiti da sedici aerogeneratori da 2,2 MW ciascuno e saranno connessi alla rete di trasmissione nazionale. La costruzione degli impianti inizierà nelle prossime settimane e il completamento lavori è previsto per il terzo trimestre del 2021. Si tratta del primo progetto eolico che Eni realizza nel territorio italiano. Con questa nuova acquisizione, l’azienda avanza nel suo percorso di transizione energetica, con l’obiettivo di ottenere una riduzione dell’80% delle emissioni nette di gas serra al 2050 sull’intero ciclo dei suoi prodotti energetici. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è quello di costruire un’azienda che venderà prodotti totalmente decarbonizzati così che il cliente finale non debba preoccuparsi delle emissioni. Vogliamo contribuire alle sfide di una transizione energetica equa, mettendo in campo tutte le nostre risorse e contando sulle nostre competenze”.
Nel 2017, Asja Ambiente aveva invece ceduto il suo parco eolico di Matera II situato a Le Reni (Matera), a Renvico, che fa capo a Macquarie Group (si veda altro articolo di BeBeez). Asja Ambiente, fondata nel 1995 a Torino e presieduta da Agostino Re Rebaudengo, progetta, costruisce e gestisce impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (biogas, biometano, eolico e fotovoltaico), produce e vende sistemi per il risparmio energetico e opera nel trading di energia elettrica. In particolare, la società è leader nel biogas e molto rilevante nel settore eolico. Dal 2018 Asja Ambiente fa parte della community Elite di Borsa Italiana. Con oltre 160 MW di potenza installata in Italia e all’estero, la società ha chiuso il 2018 con 62 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 21,2 milioni e un debito finanziario netto di 143,4 milioni.
Asja Ambiente è un emittente seriale di minibond. Nel maggio scorso ne ha emesso uno da un milione di euro, sottoscritto da Anthilia BIT IV Co-Investment Fund, il fondo di co-investimento che prosegue l’esperienza iniziata nel 2013 con Anthilia Bond Impresa Territorio (Anthilia BIT) e nel 2016 con Anthilia BIT Parallel Fund, fino al 2018 con Anthilia BIT 3. Il bond ha scadenza 29 giugno 2027, un tasso del 5,75% e un rimborso amortizing con ammortamento a partire da luglio 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). Si è trattato della seconda tranche dell’emissione già sottoscritta nel dicembre scorso per 20,5 milioni di euro dal fondo Anthilia BIT 3 (10 milioni), dal fondo di private debt di Finint Investments sgr (8 milioni), da Consultinvest Asset Management sgr spa (2 milioni) e da Confidi Systema! (500 mila euro), mentre sempre a dicembre Asja Ambiente aveva collocato un altro green bond a scadenza ottobre 2024 e cedola del 5,2% per un milione di euro a Banca Popolare di Ragusa. Asja Ambiente si riserva la facoltà di mettere altri bond 2027 con le medesime caratteristiche per un totale di ulteriori 14 milioni di entro il 1° luglio 2021, in modo tale da portare l’emissione a scadenza 2027 a un totale di 34 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Asja Ambiente nel 2020 emetterà inoltre altri green bond, questa volta a scadenza 1° settembre 2024.
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