Palladio Finanziaria Holding (PFH) ha chiuso il 2019 con un utile netto di 13,7 milioni di euro e un patrimonio netto di quasi 300 milioni. Lo ha annunciato ieri la società a valle dell’assemblea di bilancio, che ha anche nominato i nuovi organi collegiali per il triennio 2020-2022 e attribuito le deleghe al presidente Roberto Ruozi e al vicepresidente Roberto Meneguzzo (si veda qui il comunicato stampa).
Giorgio Drago, sinora amministratore delegato di PFH, lascia l’incarico e resta nel gruppo PFH con altri ruoli, tra i quali consigliere della principale controllata Vei Capital. Nicola Iorio, già responsabile delle attività di private equity, è stato nominato direttore generale di PFH e continuerà a sovrintendere le attività nel settore del private equity. E’ stato confermato nella sua interezza il Collegio Sindacale, con Alessandro Masera presidente.
La riorganizzazione ai vertici segue il riassetto azionario e organizzativo completato dalla società negli ultimi dodici mesi (si veda altro articolo di BeBeez). Sul fronte del riassetto azionario, nel corso del 2019 Sparta Holding, veicolo controllato da Roberto Meneguzzo e dal figlio Jacopo, che controllava il 65% di Pfh1, che a sua volta deteneva il 50,4% di Palladio holding, ha rilevato quote di fondi esteri e la partecipazione storica detenuta da Veneto Banca, sino ad arrivare al 100% di Pfh1 che a sua volta si è rafforzata nel capitale di Palladio fino al 56%. Contestualmente sono stati rilevati anche gli strumenti finanziari partecipativi in capo alle banche venete nei vari veicoli di investimento di Palladio
Quanto alla riorganizzazione delle attività, queste sono state suddivise su due piattaforme La prima è dedicata al private equity e investe in parte direttamente e in parte con il veicolo Vei Capital. Sotto questa piattaforma finiscono quindi tutte le partecipazioni di private equity di Palladio.
L’ultima acquisizione risale allo scorso dicembre, quando Palladio ha acquisito la maggioranza del produttore italiano di cisterne di acciaio per il trasporto di liquidi alimentari liquidi riscaldate e refrigerate. Santi spa (si veda altro articolo di BeBeez). Nel febbraio scorso, invece, PFH ha ceduto a Gruppo Italiano Progetti, holding della famiglia Cingolani, l’80% di New Crazy Colors, tra i principali operatori del visual merchandising e window display per alcuni dei maggiori brand internazionali della moda (si veda altro articolo di BeBeez). A PFH, in occasione della riorganizzazione societaria di Palladio nel marzo 2019 era stata trasferita la quota acquisita nel 2014 dal veicolo di investimento Venice pmi. Sempre lo scorso febbraio Vei Capital ha ceduto a Versalis (società chimica del gruppo Eni) il 40% di Finproject, azienda italiana specializzata nel cosiddetto compounding, cioé il processo di miscelazione tra polimeri e additivi che permette di indirizzare le proprietà della materia plastica prodotta, e che tra le altre cose produce il materiale plastico di cui sono fatti gli zoccoli Crocs (si veda altro articolo di BeBeez).
La seconda piattaforma di Palladio raccoglie poi tutti gli investimenti fatti da Vei Green più quelli nelle infrastrutture ed è dedicata alle energie rinnovabili e al cleantech. Su questo fronte a inizio giugno Illimity e Vei Green II spa hanno lanciato il primo veicolo di cartolarizzazione di crediti distressed del settore energia (si veda altro articolo di BeBeez). Il veicolo, che rappresenta una novità assoluta per il mercato italiano dei crediti distressed energy, investirà fino a 100 milioni di euro, operando sia sul mercato primario sia su quello secondario. Vei Green II è un operatore specializzato nel settore delle rinnovabili che dal 2011 ha realizzato acquisizioni per 220 milioni di euro e gestito oltre 260 MWp di impianti operativi. Vedi Green II fa capo a Vei Green.
Ricordiamo infine che nel marzo scorso ha chiuso i battenti la Spac Vei 1, promossa da PFH, in quanto non ha trovato nei tempi previsti la società target con cui effettuare la business combination (si veda altro articolo di BeBeez).