Ruck, veicolo di investimento che riunisce note famiglie imprenditoriali italiane e internazionali tra cui H14 (il family office di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, che detiene il 21,4% di Fininvest), ha comprato il 25% di Elettric80, gruppo specializzato in soluzioni logistiche integrate automatizzate per imprese produttrici di beni di largo consumo, prevalentemente nei settori bevande, alimentare e tessuti.
Elettric80 è stata fondata negli anni ’80 da Enrico Grassi e Vittorio Cavirani e sviluppa tecnologiche nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica applicata ai processi industriali e alla logistica. Il gruppo con sede a Viano (Reggio Emilia) ha chiuso il 2019 con un fatturato vicino ai 300 milioni di euro, dopo i 227,6 milioni di ricavi del 2018, quando aveva registrato un ebitda di 35,8 milioni e una liquidità netta di circa 37 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). A oggi, Elettric80 ha realizzato circa 300 fabbriche integrate in diverse parti del mondo, installando oltre 2.000 sistemi robotizzati e 4.500 sistemi automatici a guida laser. L’azienda conta filiali in Australia, Brasile, Cile, Cina, Emirati Arabi Uniti, Francia, Regno Unito, Messico Polonia, Russia, Svezia, USA e Thailandia.
Ruck è stata assistita da New Deal Advisors nella financial due diligence e da Gattai Minoli Agostinelli & Partners sul piano legale. I soci fondatori di Elettric80, Enrico Grassi e Vittorio Cavirani, sono stati invece assistiti dallo studio Prampolini & Partners e dallo studio Pirola Pennuto Zei & Associati.
L’operazione era attesa dallo scorso marzo, quando H14 ha costituito Ruck, il cui oggetto sciale era proprio “l’acquisto, la gestione e la disposizione, in forma imprenditoriale e organizzativa, della partecipazione nella Elettric 80″, e ha poi immediatamente varato un aumento di capitale con sovrapprezzo di 65,7 milioni di euro, al quale hanno partecipato, oltre alla stessa H14, con 19 milioni, anche una serie di nomi noti dell’impresa e della finanza, attraverso le rispettive holding (si veda qui ItaliaOggi).
Nel dettaglio, si tratta di Cofiba della famiglia Barilla (8 milioni), della Pfc dei Marzotto (5 milioni), alla Angel Capital Management di Angelo Moratti, della Fidim della famiglia Rovati, della Finprog Italia della famiglia Doris, della Regolo di Massimo Bonardi e Emidio Zorzella, fondatori di Antares Vision, della Carisma di Giovanni Cagnoli (fondatore e ceo di Bain & Company Italia fino al 2017), della Cori di Antonio Belloni ciascuno con un ticket da 3 milioni. Con quote minori figurano fra gli altri, l’avvocato Bruno Gattai, il principe Federico Borromeo Arese, la Magenta Consulting di Marco Costaguta, Nicola Paini (a capo di Rothschild Italia), Paolo Bosani (consigliere di Kairos am sa e di Clessidra sgr e senior advisor di Tra Partners), Roberto Travella (fondatore di TraPartners, cofondatore del multifamily office MTG Independent Consulting Services) e Riccardo Pianesani (ad del gruppo ILPA, leader europeo nella trasformazione di materie prime plastiche e bioplastiche). Nel libro soci fra gli altri compaiono anche tre intestazioni fiduciarie a Spafid, Inpar Investment Fund e Venice Investment, questi ultimi due con un esborso di 8 milioni.