Si sono insediati i Consigli di amministrazione di Progetto Banca Idea – Pbi (nome provvisorio della banca fintech promossa tra gli altri da Roberto Nicastro e Federico Sforza) e della controllata Fide spa, società che oggi si occupa di cessione del quinto e intermediario finanziario iscritto all’albo 106 del Testo Unico Bancario, acquisita da Pbi nel giugno scorso, contestualmente all’annuncio della chiusura del round da 45 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il CdA di Pbi è formato da: Marco Radice (presidente), Emanuele Buttà (consigliere delegato), Massimo De Donno (vice presidente vicario), Andrea Correale, Patrizia Giangualano, Stefania Petruccioli, Maria Pierdicchi. Il Collegio Sindacale è costituito dal presidente Daniele Berretta e dai sindaci effettivi Giuseppe Manenti e Paolo Sfameni (si veda qui il comunicato stampa).
Il Consiglio di Amministrazione di Fide è composto da: Roberto Nicastro (presidente), Federico Sforza (Chief Executive Officer), Roberto Odierna (vice presidente vicario), Giuseppe Rumi (vice presidente), Elena Adorno, Michele Andreaus, Giovanni Beninati, Ernesto Fürstenberg Fassio, Doris Messina, Matteo Renzulli, Alessandra Stabilini. Il presidente Gianluigi Rossi e i sindaci effettivi Fabrizio Di Lazzaro e Marilena Segnana costituiscono il collegio sindacale.
La banca è la trasformazione della startup fintech fondata nell’agosto 2019 da Nicastro e Sforza cui si sonno uniti altri otto professionisti che avranno cariche operative: Elena Adorno (ex Societè Generale), Giovanni Beninati (ex American Express), Emanuele Buttà (ex Unicredit), Andrea Correale (ex Oliver Wyman), Stefano Gallotti (ex Avaloq), Alessio Marras (ex Deloitte), Federico Provinciali (ex Barclays). A essi si aggiunge senza cariche operative Giuseppe Rumi (partner di Bonelli Erede).
Dopo il round da 45 milioni, Nicastro resta è primo azionista con una quota del 37,6% del capitale (tramite RNK srl), seguito da Federico Sforza con il 36,8%. Al round hanno partecipato, tra gli altri: 360 Capital Partners, Bertoldi Holding, Banca Sella,Banca Agricola Popolare di Ragusa, Gruppo Generali, La Scogliera spa (holding della famiglia Fürstenberg e proprietaria di Banca Ifis), Banca Ifis, FB5 Investments (la holding con cui Sergio Bommarito controlla il servicer di credito messinese Fire Group spa), l’istituto ISA di Trento, la Micheli Associati di Francesco Micheli e la società di comunicazione CloseToMedia (si veda qui la lista completa degli investitori).
Il progetto di Pbi è quello di sviluppare una banca digitale che coniughi l’esperienza di professionisti con differenti percorsi tra il fintech e il bancario, con l’obiettivo di offrire al mondo delle piccole e piccolissime imprese prodotti semplici, agili, tecnologici e focalizzati sulle loro esigenze.
Contestualmente all’insediamento del nuovo Cda, è stato varato un piano di assunzioni per il periodo 2020-2022 che prevede l’ingresso di un centinaio di figure professionali, di cui una quarantina già nel corso del 2020. I profili al momento ricercati hanno in prevalenza competenze tecniche e tecnologiche molto specifiche, in linea con lo sviluppo innovativo che avrà la nuova banca: data/AI scientist, UX/UI designer, Devops engineer, Information security, digital marketing. “A pochi giorni dal lancio del nuovo progetto abbiamo già ricevuto molte candidature di figure professionali di altissimo livello. Talenti italiani anche provenienti da varie parti del mondo che cercano un progetto serio e di ampio respiro per poter rientrare nel nostro Paese. E’ un buon segnale, non solo perché vuol dire che il nostro progetto è attrattivo ma anche perché possiamo contribuire a far rientrare in Italia i cosiddetti cervelli in fuga, a beneficio dell’intero Sistema-Paese”, ha dichiarato l’ad di Fide, Federico Sforza.