La Banca centrale europea ha dato parere favorevole alla Delfin di Leonardo Del Vecchio per salire dall’attuale 9,9% di Mediobanca fino al 20% (si veda qui l’ANSA). La richiesta della Delfin era stata inviata tramite Banca d’Italia a fine maggio e Del Vecchio avrebbe specificato che non intende intervenire sul management.
Del Vecchio ha fatto sapere e di essere interessato a un investimento meramente finanziario, escludendo di voler presentare una lista per il rinnovo del Cda alla prossima assemblea del 28 ottobre. Detto questo, resta il fatto che, se Delfin salisse al 20%, in cascata rafforzerebbe non poco la sua influenza in Generali, di cui la banca possiede il 13%. Ed è per queste implicazioni che l’operazione è sotto la lente del governo, nell’ambito della normativa sul golden power, visto che, sebbene Delfin sia una società italiana, è noto che da tempo la sfera di interessi di Del Vecchio si è spostata in Francia.
Antonio Rizzo (consigliere per gli Affari Economici della Presidenza del Consiglio) nel suo intervento al XXX Talk Resiliente da organizzato su Zoom da Vento&Associati in collaborazione con BeBeez a inizio luglio, parlando di golden power, aveva commentato a proposito delle mire di Leonardo Del Vecchio: “Al momento non siamo ancora arrivati ad alcuna conclusione e comunque bisogna ancora vedere che cosa dirà la Bce in proposito. Ma certo, per quanto ci riguarda, stiamo analizzando a fondo la questione, perché non c’è solo da stabilire se da un punto di vista economico e dimensionale l’operazione sia strategica, ma anche da capire se, da un punto di vista giuridico, il fatto di non utilizzare il golden power oggi, significa che poi un domani, il governo italiano non potrebbe più intervenire, se mai il controllo ultimo della società acquirente passasse da un italiano a un soggetto estero”.
Ora che la decisione della Bce è arrivata, sarà interessante vedere che cosa deciderà il governo. Perché il concetto che passerà per questa grande operazione, varrà anche per tutte le eventuali operazioni simili di dimensioni più piccole, che ricadranno nel quadro della normativa sul golden power rafforzato (si veda altro articolo di BeBeez).