Il 28 agosto scorso il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha firmato il decreto attuativo dell’art. 38 comma 3 del Decreto Rilancio (si veda qui l‘Insight View di BeBeez con un’analisi degli articoli del Decreto Rilancio in tema di private capital e finanza d’impresa, per gli abbonati a BeBeez News Premium), con il quale sono stati “stanziati 200 milioni di euro per il sostegno e il rafforzamento, sull’intero territorio nazionale, delle startup innovative e pmi innovative. Le risorse, allocate sul fondo di sostegno al venture capital istituito presso il MISE verranno affidate al Fondo Nazionale Innovazione per sostenere investimenti nel capitale di startup e pmi innovative in coinvestimento con investitori regolamentati o qualificati” (si veda qui il comunicato stampa).
Cdp Venture Capital sgr ha presentato fine giugno il suo piano industriale 2020-2022 e i suoi 7 fondi, che arriveranno a una dotazione complessiva di circa un miliardo di euro, grazie alle risorse allocate pariteticamente dal Governo, in particolare appunto dal Ministero dello Sviluppo Economico, e da Cassa Depositi e Prestiti, attraverso la controllata Cdp Equity (si veda altro articolo di BeBeez)
Al fine d’incentivare nuovi investimenti, si prevede che gli investimenti dovranno essere rivolti verso startup e pmi innovative che stiano effettuando round d’investimento o che l’abbiano già effettuato al massimo nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del Decreto Rilancio. Attraverso il fondo potranno essere erogate risorse fino a un massimo di 4 volte il valore dell’investimento degli investitori privati nel limite complessivo di un milione per singola startup o pmi innovativa.
È prevista nei primi sei mesi di operatività del fondo anche una procedura accelerata di valutazione per imprese già beneficiarie dello strumento Smart&Start, altro strumento di finanziamento attivo presso il MISE e gestito da Invitalia, nonché per le startup e le pmi innovative, che hanno subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre dell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre dell’anno 2019, dimostrabile attraverso una situazione contabile gestionale approvata dal competente organo amministrativo.
Il ministro Stefano Patuanelli ha dichiarato: “Con la firma del decreto attuativo affidiamo, in tempi record, al Fondo Nazionale Innovazione le risorse necessarie per sostenere le nostre startup e pmi innovative in un momento di grave difficoltà economica e finanziaria e conseguente all’emergenza sanitaria. Abbiamo colto questa esigenza e insieme alle associazioni e agli operatori del settore abbiamo cercato di farvi fronte, consapevoli di non poter disperdere il patrimonio innovativo delle nostre imprese, fondamentale per la crescita del nostro Paese e la creazione di posti di lavoro”. Il sottosegretario Gian Paolo Manzella ha aggiunto: “La firma del decreto attuativo è un segnale concreto alle nostre pmi e startup innovative, un vero centro di ricerca a cielo aperto che dobbiamo valorizzare in questo passaggio. È un settore centrale per il futuro industriale dell’Italia, e lo dimostra la velocità della nostra azione, l’ascolto di operatori e associazioni, il confronto, nella redazione, con le professionalità più specializzate nella Pubblica Amministrazione. É un altro passo che deve spingerci a fare ancora di più: dalle competizioni tra startup nelle scuole, al sostegno alla realizzazione di incubatori sul territorio; a rafforzare il dialogo tra startup e le nostre imprese tradizionali”.
Si tratta del secondo intervento del governo in pochi giorni a sotegno dell’innovazione.Il 25 agosto scorso infatti, il ministro Patuanelli ha firmato il decreto di approvazione dello statuto della Fondazione Enea Tech, che gestirà il primo fondo italiano di matrice pubblica dedicato al trasferimento tecnologico, che avrà una dotazione iniziale di 500 milioni di euro, la cui costituzione era stata prevista dall’art. 42 del Decreto Rilancio (si veda altro articolo di BeBeez).
L’art. 38 del Decreto Rilancio, (qui il testo coordinato del Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 n. 34 con la legge di conversione 17 luglio 2020 n. 77) prevede una serie di altre misure a supporto del venture capital, che includono lo stanziamento di 200 milioni per il fondo di garanzia, mirato alle startup e pmi innovative; lo stanziamento di 100 milioni aggiuntivi per i finanziamenti agevolati del bando Smart&Start; la costituzione di un fondo di 4 milioni per supportare il settore dell’intrattenimento digitale, il First Playable Fund; l’abbassamento del limite di accesso allo startup Visa da un milione a 500 mila euro; e soprattutto che prevedono l’aumento al 50% della detrazione fiscale per le persone fisiche che investono in startup innovative e pmi innovative o in fondi di investimento che investono prevalentemente in startup o pmi innovative.