La seconda mostra personale dell’artista con carlier | gebauer aprirà durante il Berlin Gallery Weekend.
Porta una lente d’ingrandimento: questo è il nostro consiglio.
Per la sua seconda mostra personale con il carlier di Berlino | galleria gebauer, l’artista Jelena Bulajic (nata nel 1990) ha concentrato il suo talento per i dipinti su larga scala meticolosamente dettagliati su un nuovo soggetto: opere di altri artisti. I dipinti in scala monumentale – e caratteristicamente in bianco e nero – traggono riferimenti da tutti, dal pittore spagnolo Francisco de Zurbarán al fotografo tedesco Wolfgang Tillmans. Ma le opere sembrano tutt’altro che derivate, anzi, a volte sono difficilmente riconoscibili. Si veda qui Artnet.
Prendi un dipinto ancora incompiuto che promette di essere il fulcro della mostra: un omaggio largo quasi 12 piedi all’iconico dipinto di Zurbarán del 1640 Agnus Dei . L’immagine di Zurbarán di un agnello vivo con i piedi fasciati fondeva notoriamente la divisione tra natura morta e immagini iconografiche religiose. Bulajic ha visto il dipinto in una recente visita al Museo del Prado e, nella sua monumentale rivisitazione, l’argomento diventa nel migliore dei casi secondario. La dimensione dell’immagine è così estesa che la superficie e i dettagli di crepe, linee e trame occupano tutta la nostra attenzione.
Allo stesso modo, in Untitled (after Bernini), Bulajic si trova sul volto dell’angelo nella famosa scultura del Bernini Santa Teresa in Ecstasy, ma invece del dramma semierotico barocco dell’originale, l’occhio è attratto invece dalla lucentezza la guancia di marmo, i riccioli scolpiti per creare l’impressione di capelli e il vuoto degli occhi non scolpiti.
Guardando da vicino questi dipinti si noterà sicuramente la superficie quasi simile alla pelle. La qualità riccamente strutturata, quasi porosa, è conferita dai materiali unici che raccoglie e fonde nelle sue pitture, tra cui polvere di marmo, granito macinato, calcare, caolino, conchiglie e lava.
Si sente l’impulso a guardare sempre più da vicino, fino a quando l’immagine stessa scompare, il che potrebbe essere l’obiettivo dell’artista: rapire lo spettatore, non in un soggetto, ma nella ricchezza e nei dettagli di superfici e trame.
“Jelena Bulajic” è in mostra a Carlier | gebauer dall’11 settembre al 7 novembre 2020.