MC2 Gallery a Pietrasanta chiude questa singolare stagione estiva con Passaggi; in mostra le opere fotografiche di ALEJANDRO CARTAGENA e NAOMI LESHEM aperta dal 12 settembre fino al 25 settembre, a cura di Claudio Composti, in collaborazione con la Galleria Raffaella De Chirico Torino e Ncontemporary Milano. Il curatore, Claudio Composti, parte sempre dalle parole per ricordare che “passàggio”, dal francese antico passage, da passer, indica il «passare». E’ l’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro; ma è anche l’ospitalità concessa per un breve tragitto nella propria autovettura a estranei che la chiedono, oppure offerta. Per estensione indica il cambiamento di stato, di condizione, un momento di transizione. Nella storia delle religioni e in antropologia culturale esistono riti di passaggio che accompagnano qualsiasi importante cambiamento di condizione nella vita dell’individuo o della collettività, caratterizzati dalla eliminazione simbolica delle connotazioni proprie della condizione precedente e dalla conferma, mediante un segno temporaneo o duraturo (per es., l’indossare vesti particolari, una mutilazione), della nuova condizione. Tutti i significati di passaggio riportano ai lavori di due fotografi che trattano il tema da punti di vista opposti ma complementari.
In mostra due autori, il messicano di Santo Domingo Alejandro Cartagena, classe 1977, che per circa un anno, dalle 7 alle 9 del mattino si è piazzato con la sua macchina fotografica su un cavalcavia, su una delle strade più trafficate del Messico, l’Autostrada 85, che collega Monterrey a San Pedro, verso sud. Un punto di osservazione privilegiato per raccontare la precarietà di migliaia di lavoratori messicani che comincia la mattina presto, nella difficoltà di raggiungere il luogo di lavoro. In The car poolers, Cartagena fotografa i camion carichi di lavoratori, migliaia di pendolari che ogni giorno si muovono lungo tutto il Paese. «Una riflessione sulle condizioni di lavoro di numerosi messicani e sulla loro invisibilità in una società in crisi», spiega il fotografo messicano. Cartagena è uno dei più affermati fotografi del Centro America, riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato nei maggiori magazine del mondo.
Altro autore in mostra l’israeliana Naomi Leshem, classe 1963, che nella serie Runways 2007, con una tecnica fortemente ispirata alla scuola fotografica svizzera, è interessata alla tematica del passaggio e del confine: quello tra il cielo e la terra, quello tra diverse nazioni e quello personale di crescita e tras-formazione. Su piste di atterraggio di basi militari israeliane segrete Naomi Leshem mette giovani donne che stanno per entrare nell’anno del servizio militare. Un passaggio di età e di formazione importante. Donne che incarnano una presenza di vita in un paesaggio immobile e arido, suggerendo un axis-mundi, l’idea che un palo sia un asse del mondo che collega la terra e il cielo e simboleggia l’asse del dialogo e della mediazione tra il noto e l’ignoto. Tra il qui e ora ed un futuro che aspetta tutti, in una costante trasformazione che ci cambia e cambia, insieme, il mondo intorno a noi.
a cura di Giada Luni