Aviva mette in vendita le polizze delle sue due joint venture assicurative con Unicredit e UBI Banca. Lo ha scritto nei giorni scorsi Reuters. Interessati all’acquisto sono fondi di private equity e soggetti industriali.
Le due operazioni sono da leggere nell’ambito del piano di dismissione delle attività italiane di Aviva, così come delle attività francesi e polacche. Il nuovo ceo di Aviva, Amanda Blanc, sta infatti spostando il focus del gruppo esclusivamente sulle attività core in Gran Bretagna, Irlanda e Canada. Per le attività francesi, che si dice possano valere tra i due e i tre miliardi di euro, Aviva avrebbe ricevuto manifestazioni di interesse da Allianz, Athora, Axa, La Mondiale e Generali (si veda Reuters). Per la dismissione delle attività italiane, che nel complesso potrebbero valere 200-300 milioni di euro, Aviva ha dato mandato all’advisor Morgan Stanley, mentre sul fronte francese sono stati nominati advisor JPMorgan e Rothschild,
La compagnia britannica in Italia ha in essere un accordo di distribuzione con UniCredit , scaduto quest’anno, per cui non vengono vendute nuove polizze attraverso questa rete; e ha avviato una partnership di bancassicurazione con UBI Banca, che sarà rilevata da Intesa Sanpaolo.
Sul primo fronte c’è chi dice che Unicredit vorrebbe assumere il pieno controllo della partnership con Aviva prima di una possibile uscita in un secondo momento e chi dice che invece la banca sarebbe pronta a sciogliere la partnership relativa alle assicurazioni sulla vita. Tuttavia nel frattempo tra fine ottobre e inizio novembre dovrebbe partire l’asta per le polizze (si veda qui Il Sole 24 Ore). La joint venture, partecipata pariteticamente da Unicredit e Aviva, ha un portafoglio di circa 3 miliardi di premi. Secondo indiscrezioni. Unicredit avrebbe scelto Kpmg come consulente. Tra i possibili interessati al dossier, si dice rientrino: Cinven, Athora (controllata da Apollo Global Management), Gamma Life, Monument Re, Cnp, Allianz, Eicg, Mediterraneo Vida, Blackstone, Unipol e Generali.
Sul secondo fronte è previsto che a metà 2021, UBI acquisti la quota dell’80% di Aviva nella loro joint venture e che Intesa Sanpaolo trasformi tale attività nel suo ramo assicurativo. Tuttavia, i portafogli “back books” della joint venture UBI-Aviva, che consistono in polizze esistenti, senza che ne vengano emesse di nuove, saranno appunto messi in vendita.
Sempre nel settore assicurativo in Italia, ricordiamo che anche Allianz sta lavorando alla cessione di un portafoglio di polizze e prodotti assicurativi. Per il pacchetto, che si dice frutti svariati miliardi di premi lordi su un patrimonio di vigilanza di circa 300-350 milioni, sono già arrivate le offerte non vincolanti, che si sarebbero per ora attestate a circa 50-70 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Anche nel caso di Allianz l’operazione è parte di un processo più ampio, gestito da Morgan Stanley, che riguarda la dismissione di polizze e prodotti assicurativi relativi anche ad altre giurisdizioni.
Un lancio Bloomberg dello scorso maggio riferiva che in totale il portafoglio in dismissione di Allianz produce 9 miliardi di euro di premi e la sua vendita dovrebbe portare ad Allianz circa 500 milioni di euro, che il colosso assicurativo utilizzerebbe per rafforzare il patrimonio di vigilanza, dopo l’emergenza Covid-19. In corsa per l’acquisto del perimetro ci sarebbero sia compagnie assicurative, come Monument Re ed European Insurance Consolidation Group- Eicg, sia fondi di private equity attivi nel settore come Cinven e Blackstone. Lo stesso lancio Bloomberg di maggio riferiva che anche Generali ha intrapreso la stessa strada, preparandosi a cedere un portafoglio di prodotti assicurativi in Francia per uno o due miliardi di euro e che il processo di vendita è gestito dall’advisor Fenchurch Advisory.
Ricordiamo infine che questo mese è ripartita l’asta per le compagnie Amissima, controllate da Apollo Global Management dal 2014 (si veda altro articolo di BeBeez). Cinven sta infatti preparando un’offerta per Amissima Vita, (ex Carige Vita Nuova, con 900 milioni di premi nel 2019), mentre HDI (Gruppo Talanx) punta ad acquisire il ramo danni (Amissima Assicurazioni, ex Carige Assicurazioni, con 290 milioni di premi nel 2019).