Liberty di Navigazione srl, compagnia armatoriale partenopea, fondata nel 2011, ha siglato con i creditori un accordo di risanamento del debito sulla base dell’art. 67 della Legge fallimentare, grazie all’intervento di Taconic Capital. L’accordo prevede, infatti, tra l’altro, la cessione della nave bulk carrier LDN Fortuna a un veicolo riconducibile a Taconic.
EY ha assistito come advisor finanziario la società, supportandola nella redazione del piano industriale e nel processo di negoziazione con il principale creditore. Liberty di Navigazione è stata supportata sul piano legale da Legance. BonelliErede ha agito invece al fianco di Taconic Capital.
Liberty di Navigazione è riconducibile al gruppo Deiulemar di Torre de Greco (Napoli), delle famiglie di ex armatori Lembo, Iuliano e Della Gatta, protagoniste di noto crack che nel 2012 coinvolse 13 mila piccoli obbligazionisti per un valore complessivo di 800 milioni di euro, dopo la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Torre Annunziata (si veda qui la relazione dell’ottobre 2016 di stima, redatta dal custode giudiziario,del compendio di beni mobili e immobili del gruppo Deiulemar sottoposti a custodia giudiziaria). Nella relazione del custode giudiziario veniva spiegato che all’epoca l’unico asset di Liberty di Navigazione era una nave bulk carrier per l’acquisto della quale la società era debitrice verso Mps di un mutuo da 35,3 milioni di euro.
Ricordiamo che Taconic Capital nel 2018 aveva poi comprato insieme a SC Lowy da Mps un portafoglio da 160 milioni di dollari relativo a Utp del settore shipping, in particolare relativi a navi rinfusiere e cisterna e a una nave appoggio offshore verso Finaval, Four Jolly (joint venture fra Premuda e il Gruppo Messina), Perseveranza di Navigazione, Fertilia (joint venture tra il gruppo Perseveranza e la SetSea di Filippo Lembo, con sede a Torre del Greco) e appunto Liberty di Navigazione (si veda altro articolo di BeBeez).
Taconic, insieme agli altri finanziatori Finav (Pillarstone Italy), il comparto shipping del fondo IDeA CCR II (Dea Capital Alternative Funds sgr) e Hamburg Commercial Bank, aveva già partecipato a inizio agosto alla ristrutturazione del debito da oltre 250 milioni del gruppo Perseveranza di Navigazione e di Fertilia, con alcuni asset navali che sono passati sotto il controllo dei fondi Dea Capital e Pillarstone Italy (si veda altro articolo di BeBeez).