Liu Jo, marchio italiano di moda controllato dai fratelli Marchi, ha ottenuto nei giorni scorsi un finanziamento da 15 milioni di euro da Cassa Depositi e Prestiti (si veda qui il comunicato stampa). Le risorse hanno come obiettivo principale il completamento del piano di investimenti finalizzato all’innovazione di prodotto e alla crescita dimensionale e internazionale del gruppo.
Liu Jo è stata fondata da Marco Marchi nel 1995 a Carpi (Modena), distretto italiano d’eccellenza per la maglieria. Oggi è un marchio di fascia premium riconosciuto a livello internazionale, che offre un’ampia gamma di capi d’abbigliamento e prodotti quali borse, scarpe e accessori cui si affiancano numerose collezioni in licenza tra cui quelle gioielli, arredamento, profumi e occhiali. Nel 2015 si era parlato di una quotazione o cessione di una quota di minoranza per Liu Jo (si veda altro articolo di BeBeez), ma poi non era stata percorsa nessuna delle due strade.
Marchi nel novembre 2019 ha poi comprato il gruppo Blufin e i suoi storici marchi (Blumarine, Blugirl, Anna Molinari e Be Blumarine), presenti nel mondo all’interno di oltre 500 punti vendita, di cui 31 tra boutique e shop monomarca. Blufin, così come Liu Jo, è stato portato sotto il controllo della holding Eccellenze Italiane. La holding, sempre da novembre 2019, possiede anche il 15% di Coin, acquisito in aumento di capitale. Marchi si è quindi affiancato alla compagine di imprenditori che nel 2018 ha affiancato l’ex amministratore delegato del gruppo di grandi magazzini, Stefano Beraldo, e gli altri manager nell’acquisizione da BC Partners e dai suoi coinvestitori Investindustrial e Ontario Teachers Pension Plan (si veda altro articolo di BeBeez).
Liu Jo, con un fatturato 2019 di circa 400 milioni di euro e quasi 800 dipendenti è presente in 48 nazioni e 4 continenti, grazie a una rete distributiva che conta circa 510 punti vendita monomarca e oltre 6.200 multimarca nel mondo. Quanto ai numeri di quest’anno, Marchi in un’intervista a Pambianco News di due settimane fa aveva dichiarato: “Il 2020 è un anno praticamente perso in termini di vendite. Le giacenze di magazzino sono alte e per Blumarine stimiamo un’ebitda negativo, oltre a un segno meno per il turnover. Liu Jo, che nel 2019 ha generato ricavi per 400 milioni di euro, avrà quest’anno un fatturato inferiore, ma l’ebitda resta positivo. Le nuove campagne ordini ci permettono però di essere ottimisti rispetto al 2021, anno che vedrà un miglioramento”.
Detto questo, Marchi è pronto comunque a investire ancora e la prospettiva resta ancora quella della Bors. Nella stessa intervista l’imprenditore aveva infatti anticipato: “In Italia ci sono numerose realtà virtuose e con prodotti unici per know how artigianale e creativo che però faticano a giocare una partita internazionale. Lo scenario economico del 2020 è molto complesso, con l’impatto negativo della crisi connessa alla pandemia Covid-19. Tuttavia la nostra ricerca di realtà interessanti continua e, compatibilmente con l’evoluzione del contesto globale, speriamo di poter concludere nuove acquisizioni entro fine anno”. Quanto alla quotazione: “Per Eccellenze Italiane l’ipo non è una necessità, ma piuttosto un’opportunità. Di conseguenza, il momento deve essere ottimale, non abbiamo nessuna ragione per accelerare rispetto a questa eventualità. La quotazione favorisce un modello più internazionale di impresa, quindi resta un obiettivo”.
Nunzio Tartaglia, responsabile della divisione Cdp Imprese ha commentato: “Il supporto a Liu Jo risponde alla volontà di Cdp di affiancare le migliori mid-cap italiane, che intendono sostenere la qualità del made in Italy in Italia e nel mondo. Negli anni Liu Jo ha saputo costruire un invidiabile posizionamento competitivo ed un brand fortemente conosciuto, grazie alle capacità manageriali del suo fondatore Marco Marchi che da sempre ha investito in innovazione di prodotto, ricerca e sviluppo di nuovi materiali, iniziative di marketing e nella corretta combinazione di capacità economiche e produttive. Tutto questo ha consentito al Gruppo di intraprendere un percorso di costante crescita, che siamo sicuri proseguirà, nonostante l’attuale contesto emergenziale, anche grazie al nostro supporto che ci vede sempre più vicino alle imprese e al territorio”.
Marco Marchi, ad di Liu Jo, ha dichiarato: “L’incontro con Cassa Depositi e Prestiti rappresenta la volontà della nostra azienda di voler ampliare la platea dei partner e stakeholder finanziari attenti ai nostri progetti di crescita e di voler essere ambasciatori del made in Italy nel mondo. Sono stato sin da subito entusiasta dell’avvio dei rapporti, in quanto credo fortemente nella missione istituzionale di vicinanza alle imprese e ai territori che Cdp sta mettendo in atto attraverso la sua nuova organizzazione ma soprattutto le sue persone. L’operazione recentemente conclusa dimostra l’attenzione e disponibilità avuta da Cdp nell’ascoltare le nostre esigenze, mettendo a nostra disposizione tutti gli strumenti che potessero soddisfarle, ma anche la capacità di saper valutare il nostro business e i nostri piani industriali, offrendo consulenza e supportandoci in questa fase delicata di ripresa post Covid-19. Possiamo quindi proseguire con serenità nei nostri piani di crescita economica e dimensionale, con l’auspicio che sia solo un primo passo per una relazione che andrà sicuramente a consolidarsi in futuro, su basi di reciproca soddisfazione.”