Qonto, startup fintech francese che ha sviluppato un servizio di conto corrente evoluto dedicato a pmi e professionisti, punta forte sull’Italia, che infatti il primo mercato estero sul quale la società sia sbarcata, ormai dall’anno scorso. Successivamente la fintech ha ampliato l’attività anche la Spagna e la Germania., ma l’Italia resta il primo mercato estero e lo sarà anche in futuro.
Il country manager Mariano Spalletti ha detto infatti che “Qonto vuole replicare in Italia i risultati della Francia” e che “il valore delle transazioni gestite da Qonto Italia dal lancio (maggio 2019) a fine settembre supera già i 900 milioni di euro. Un dato che include una crescita accelerata nel periodo di lockdown, che ha visto un aumento del numero di nuovi clienti tra marzo e maggio dell’80% rispetto al trimestre dicembre-febbraio e un aumento del nostro fatturato del 66%”.
A gennaio, infatti, il comunicato stampa che annunciava l’ultimo round di investimento di Qonto, che ha raccolto 104 milioni di euro dagli investitori (si veda qui il comunicato stampa), si leggeva che “le transazioni gestite nel 2019 hanno superato i 10 miliardi di euro, i ricavi di Qonto sono quadruplicati. Solo in Italia, a partire dal lancio avvenuto a maggio 2019, Qonto ha gestito transazioni per oltre 142 milioni di euro”. In otto mesi, quindi, l’attività in Italia è cresciuta di oltre 750 milioni.
Fondata da Alexandre Prot e Steve Anavi nel 2016, la prima versione del servizio è stata lanciata nel luglio 2017. Con il round di finanziamento di Serie C da 104 milioni di euro concluso lo scorso gennaio, Qonto ha raccolto in totale 136 milioni di euro dagli investitori dall’inizio dell’attività. All’ultimo round hanno partecipato Tencent, colosso di investimento asiatico che in passato ha investito in WeChat, Tesla, Snap e Nubank, e DST Global, uno dei più importanti investitori tecnologici al mondo il cui portafoglio comprende anche Facebook, WhatsApp, Airbnb e Spotify. A sottoscrivere il round sono stati anche gli investitori già presenti nel capitale di Qonto, cioé i due venture capital francesi Alven (già investitore in Stripe, Algolia, Dataiku e Meero), Valar (quest’ultimo co-fondato da Adrew McCormack, James Fitzgeral e Peter Thiel, il fondatore di PayPal). A questi investitori si sono aggiunti anche due business angel: Taavet Hinrikus, co-fondatore e presidente di TransferWise; e Ingo Uytdehaage, cfo di Adyen. Nel 2018, invece, Qonto aveva raccolto 20 milioni di euro dalla Banca Europea degli Investimenti e ancora da Alven e Valar (si veda qui il comunicato stampa). Sempre Alven e Valar avevano investito 10 milioni nel luglio 2017 e 2 milioni nel round seed nel 2016 (si veda qui il comunicato stampa).
Obiettivo dichiarato dell’ultimo round era consentire di accelerare lo sviluppo del servizio, con funzionalità dedicate localmente ai singoli mercati. Per quanto riguarda l’Italia, infatti è stato lanciato per esempio l’IBAN italiano e via via vengono lanciati vari servizi. Il tutto in attesa della licenza bancaria europea. Al momento, infatti, Qonto è un istituto di pagamento.
Qonto ha lanciato di recente Connect, ovvero un insieme di servizi e app business integrabili e accessibili direttamente dal conto online, tra cui i servizi assicurativi in partnership con Yolo, primo gruppo di servizi d’intermediazione assicurativa totalmente digitali (si veda qui il comunicato stampa). Grazie all’accordo sottoscritto con Yolo, Qonto mette a disposizione dei propri utenti due prodotti assicurativi pensati per la clientela business, entrambi sottoscrivibili con uno sconto speciale, rispettivamente del 5% e del 10%: Yolo Protezione Pandemia, una polizza sanitaria che protegge dalle sindromi influenzali di natura pandemica, come quella da Covid-19, offrendo indennizzi in caso di ricovero e convalescenza, pensata per le aziende che vogliono proteggere i propri collaboratori; Yolo Tutela Legale, una soluzione assicurativa che garantisce assistenza a PMI e professionisti in caso di procedimenti civili, amministrativi e penali, in sede giudiziaria o extra-giudiziaria.