Letsell, scaleup torinese che offre siti di e-commerce chiavi in mano, ha chiuso un round da un milione di euro in meno di un giorno. L’ascensore di imprese guidato da Stefano Buono LIFTT ne ha sottoscritto la metà, mentre la restante quota è stata versato da un gruppo di imprenditori privati (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta del terzo aumento di capitale per Letsell, dopo quelli del maggio 2019 da 750 mila euro e del maggio 2020 da 420 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). La società è nata nel 2017 come spinoff di Brandsdistribution, azienda torinese leader della distribuzione online B2B fondata da Carlo Tafuri e dalla intuizione di Luca Ferrero, Michele Contrini e Angelo Muratore, imprenditori ed esperti dell’online.
La startup consente a tutti coloro che non hanno una partita IVA, né un’azienda alle spalle, di avviare un’attività di e-commerce a prezzo contenuto e quindi guadagnare vendendo prodotti online. Letsell fornisce grafiche e pubblicità pronte per essere condivise sui social, oltre a un servizio online di formazione per imparare a realizzare un e-commerce accattivante e per utilizzare con successo tutti gli strumenti che un perfetto e-business manager ha a disposizione: dalla newsletter ai coupon, alle promo, fino ai banner sugli store della piattaforma. Nel marzo scorso la scaleup, insieme a Greeneria, aggregatore di produttori,artigiani, professionisti e imprese della green economy, ha lanciato il primo franchising online gratuito in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
A 3 anni dalla nascita, Letsell ha già all’attivo cifre molto importanti: quasi 90.000 iscritti, una forte presenza nel fashion con oltre 4.000 referenze di prodotti di marca (Nike, Adidas, Guess, Puma, Superga…) ma non solo: il catalogo è in continuo aggiornamento e comprende tra gli altri colossi quali Almo Nature, Lavazza, Huggies. In totale oltre 200 marche e 30 mila articoli e una grande attenzione al made in Italy. Tra gli obiettivi di Letsell, oltre a quota 100.000 Letsellers, vi sono l’internazionalizzazione del proprio business (lo sbarco in Francia e Spagna, come prima tappa), che consentirà alla startup di raggiungere a termine una base di 1.000.000 di Letsellers e ovviamente l’ampliamento del comparto B2B.
Michele Contrini, uno dei co-fondatori di Letsell, ha commentato: “Sono molto soddisfatto del riscontro avuto dagli investitori in questo round. Per una startup raccogliere nuovi capitali è una delle variabili critiche di successo. Questo ultimo round non è un punto di arrivo, ma uno degli step necessari per proseguire il percorso di crescita che abbiamo pianificato. Il nostro modello di business prevede una importante raccolta di capitale e la presenza di LIFTT è stata fondamentale: il fatto che abbia contribuito per il 50% a questo round ha dato uno slancio di credibilità e visibilità che ci ha permesso di concludere anche la seconda parte dell’aumento in tempi rapidissimi. Questo, unito al fatto che il business sta proseguendo come programmato, ha creato un ottimo appeal con i nuovi investitori”. Ora, ha proseguito Contrini, “il primo obiettivo è puntare a 100 mila Letsellers entro fine 2020 e a oggi siamo in linea con questo target: al fianco di una forte strategia marketing online, ad agosto Letsell ha lanciato sulle reti Mediaset la sua prima campagna TV finalizzata alla Brand Awareness. L’impatto è stato molto positivo e stiamo valutando una seconda campagna entro la fine del 2020”.
Giovanni Tesoriere, ceo di LIFTT ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di questa operazione e della fiducia che gli investitori hanno mostrato verso questo modello di business disruptive, che punta – tra le altre cose – a valorizzare le potenzialità commerciali determinate dai social. Letsell è stato inserito tra i modelli più innovativi del mondo e-commerce nell’ultimo report di Casaleggio e Associati, che evidenziava come questa startup avesse raggiunto in breve tempo un numero di utenti doppio rispetto ai rivenditori professionali presenti su eBay Italia”.
LIFTT è nato dall’alleanza pubblico-privata tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, attraverso la Fondazione Links, nata a sua volta dalla collaborazione tra la stessa Fondazione e l’ateneo torinese per coniugare innovazione, impresa e finanza. LIFTT è presieduto da Stefano Buono, fisico e fondatore di Advanced Accelerator Applications, poi ceduta a Novartis per 3,9 miliardi di dollari nel 2018. Buono è anche proprietario del family office Elysia Capital (cha già effettuato più di 25 investimenti nei campi dell’innovazione sostenibile, il benessere, l’educazione, l’arte e la cultura; nel settembre 2019 ha per esempio partecipato al round da 9,3 milioni di franchi svizzeri (8,5 milioni di euro) della startup elvetica GenomSys) e presidente di Planet Smart City, startup italiana specializzata nello smart social housing.
Nel consiglio di amministrazione di LIFTT siede anche Carla Ferrari, cfo di Compagnia di San Paolo, fondazione impegnata da tempo nel venture capital sia europeo sia americano attraverso un programma d’investimento dedicato ai private market, che ha assunto impegni in fondi per un miliardo di euro, e che più recentemente ha avviato un’attività di valutazione e investimento anche di fondi venture capital come United Ventures, Primo Space, Sofinnova Telethon, Claris, Eureka, che operano sul mercato italiano. Ferrari è anche vicepresidente e consigliere di Fondazione Links.
LIFTT lo scorso aprile ha a sua volta chiuso un round da 7,2 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). All’aumento di capitale, lanciato il 24 gennaio scorso, hanno partecipato 36 investitori tra privati, business angel, holding di investimento e dipendenti. L’operazione ha portato l’investimento complessivo in LIFTT a quota 9 milioni di euro.