La Galleria Il Ponte torna con la mostra Lorenzo Bonechi delle opere radicali a cura di Carles D. Marco – aperta fino al 30 dicembre – di questo pittore fiorentino, di Figline Valdarno, al figurativo, con un risveglio del colore, dotato di un incredibile spessore materico che irradia luce.
Come ha scritto Maurizio Calvesi, in Lorenzo Bonechi, 1955-1994, Pittura di luce – Aska edizioni, Firenze, 2005 – “Lorenzo Bonechi è stralunato poeta, viandante di una Toscana che sente più del Sassetta e della gotica delicatezza senese, ma non cerca antenati, tutta protesa com’è in un sognante futuro di speranza, ribaltando lo scacco della Metafisica dechirichiana e attingendo semmai alle figure di Savinio.
Le sue figure sono allungate come fusi, adatti a filare senza fine un segno luminosamente variabile e leggero come un fuscello, che si riammatassa in cocuzzoli come covoni, in nuvole e in cupole di paglia, o pendii incurvati con sedie a dondolo, imprimendo un dolce moto al longilineo equilibrio della composizione.
La mostra ci è stata raccontata da Susanna Fabiani che si occupa della comunicazione della galleria.