Tornano le voci sull’interesse dei grandi fondi di private equity internazionali per Montepaschi. Ne ha scritto ieri Il Sole 24 Ore, secondo cui per cercare di avere più lumi al riguardo sulla fattibilità (o meno) dell’operazione, i fondi si sarebbero anche rivolti agli organismi di Bruxelles che stanno seguendo le tappe di uscita del Governo italiano dalla banca senese, in particolare la Direzione Generale Competition europea. Si parla di fondi come Cerberus, Fortress e Apollo. Nel novembre 2019, invece, si parlava di un interesse di Bain Capital, Fortress e Apollo (si veda altro articolo di BeBeez). Ma la lista potrebbe essere molto più lunga. La realtà, però, è che l’operazione è molto difficile.
Ricordiamo che il 1° dicembre 2020 si è conclusa la scissione non proporzionale con opzione asimmetrica di crediti deteriorati e vari asset da parte di Banca Mps (si veda altro articolo di BeBeez), passo cruciale perché il Ministero del Tesoro possa poi trovare un compratore per la banca, che il Tesoro controlla al 68,274% dal 2017, a valle dell’operazione di salvataggio dell’istituto (si veda altro articolo di BeBeez).
Tuttavia la strada pare in salita per i fondi. Al lavoro sul dossier c’è infatti da tempo come noto Unicredit, tanto che il governo starebbe studiando un’operazione con AMCO che potrebbe rilevare 14 miliardi di euro di crediti deteriorati di Unicredit, per agevolare il matrimonio tra la banca milanese e Montepaschi (si veda altro articolo di BeBeez). Non solo. Secondo le indiscrezioni, AMCO potrebbe rilevare anche un altro pacchetto di crediti deteriorati da Mps, dopo gli 8,1 miliardi già comprati lo scorso 1° dicembre.
Ricordiamo che di private equity per Mps si era parlato ampiamente anche nel 2016, quando l’allora ceo Marco Morelli stava cercando di chiudere un aumento di capitale da 5 miliardi di euro da far sottoscrivere a investitori privati (si veda altro articolo di BeBeez). Allora nell’operazione si era impegnato anche Corrado Passera, che si era fatto regista di un’offerta condotta da tre fondi, si diceva Atlas Merchant, Warburg Pincus e BC Partners, che avrebbero messo sul piatto 2,5 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez). Ma poi appunto le cose sono andate in altro modo e nel capitale di Mps è entrato il governo.
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