Nonostante il Covid-19, il 2020 è stato un anno molto buono per Ethica Group, specializzata nella consulenza in operazioni di finanza straordinaria e nell’investimento diretto in capitale di rischio, con 22 operazioni realizzate, che hanno portato 10 milioni di euro di ricavi, di cui il 90% proveniente dall’attività di advisory, che ha prodotto un ebitda di oltre 3 milioni e disponibilità liquide per oltre 8 milioni di euro. L’anno prima, che era stato l’anno migliore di sempre, il gruppo aveva chiuso con 11 milioni di euro di ricavi grazie a 24 operazioni, quindi poco sopra i risultati dell’anno a dir poco complicato che si è appena concluso. Lo ha detto a BeBeez Cosimo Vitola, cofondatore di Ethica, precisando che il gruppo si appresta così a raggiungere il traguardo storico delle 200 operazioni realizzate in poco più di 10 anni di attività.
Più nel dettaglio, la divisione di advisory ha realizzato 18 operazioni, equamente suddivise tra m&a e debt, a cui si aggiungono poi quattro investimenti di private equity nel capitale di pmi, condotti dalla holding di investimento Ethica Global Investments. Un buon risultato che Ethica Group vuole consolidare e ulteriormente sviluppare nei prossimi due anni, con l’obiettivo di quotarsi in Borsa nel 2023.
A quotarsi sarà Ethica Holding, partecipata, oltre che da Cosimo Vitola e dall’altro cofondatore, Fausto Rinallo, anche da nomi noti dell’imprenditoria italiana, da Alberto Aspesi a Pietro Negra (Pinko) fino alla famiglia Poppi (North Sails). Alla holding oggi fanno capo Ethica Corporate Finance, specializzata in m&a advisory; Ethica Debt Advisory, la ex joint venture con Mittel specializzata in advisory sul debito (prima denominata Ethica&Mittel Debt Advisory) di cui Ethica nel febbraio 2019 ha comprato la quota del 51% che ancora non possedeva (si veda altro articolo di BeBeez); e il veicolo di investimento di private equity Ethica Global Investments, con una dotazione di 100 milioni di euro, i cui soci sono tutti imprenditori italiani, con cui Ethica da sempre intrattiene stabili relazioni, ai quali si sono affiancati i dipendenti del gruppo, amici e professionisti vicini al mondo Ethica (si veda altro articolo di BeBeez). Per ora, dall’inizio dell’attività nel 2017, sono stati investiti 55 milioni e l’obiettivo è investire gli altri 45 milioni entro il 2023. In ogni caso, una volta condotti i disinvestimenti, i capitali possono essere reinvestiti, perché non c’è obbligo di distribuzione come nel caso dei fondi di private equity. Nel caso di quotazione, è probabile che verrà studiata un’operazione di concambio tra quote di Ethica Global Investments e quote della holding, in modo tale da permettere a tutti i soci di possedere azioni della società quotata.
“A oggi abbiamo oltre 130 imprenditori nel capitale di Ethica Holding e di Ethica Global Investments”, ha detto Vitola, “e vogliamo offrirgli la possibilità di realizzare il loro investimento, se vogliono. La Borsa è lo sbocco più logico. Ma non abbiamo fretta. Nei prossimi due anni continueremo a sviluppare le nostre linee di attività, anche ampliando ulteriormente il nostro team, con nuovi partner”.
Che possono arrivare da fuori, ma anche dalla struttura stessa del gruppo, come per esempio è accaduto in questi giorni con la nomina a partner di Giorgio Carere e Stefano Pastore, nel gruppo sin dalla fondazione e con una significativa esperienza nella gestione di operazioni di m&a in molteplici settori industriali. La promozione dei due nuovi partner risponde all’esigenza di rafforzare ulteriormente la divisione m&a e si inserisce all’interno del più generale percorso di crescita volto a sostenere lo sviluppo futuro del gruppo.
“Per quest’anno abbiamo già una pipeline di oltre 30 mandati di m&a e di una ventina sul fronte debito”, ha detto ancora Vitola, precisando che “per la maggioranza si tratta di mandati sell-side verso gruppi industriali, nel caso in cui l’imprenditore voglia cedere l’intero capitale, oppure fondi di private equity se l’imprenditore vuole cedere solo una maggioranza, ma per la prima volta abbiamo già un certo numero di mandati anche buy-side, grazie al nostro nuovo responsabile dell’attività di coverage financial sponsors Filippo Salvetti (ex Mediobanca, EY e Banca Akros), arrivato lo scorso settembre (si veda altro articolo di BeBeez). Per noi è un fatto importante perché un mandato buy-side permette anche di offrire la possibilità di fare da advisor per la strutturazione del debito” .
Ma non è tutto. Tra i progetti futuri c’è anche quello di una sgr. Ha detto ancora Vitola: “Stiamo studiando la costituzione di una nostra sgr che possa lanciare un fondo di private debt e una serie di fondi di private equity settoriali. Al momento comunque non c’è ancora nulla di concreto. Ci stiamo guardando attorno per individuare i team di gestione”.