Nuova acquisizione per Morrow Sodali, il gruppo statunitense, ma con forte anima italiana, specializzato in servizi di corporate governance, gestione delle assemblee degli azionisti e degli obbligazionisti, proxy solicitation, relazioni con gli investitori e servizi relativi a operazioni straordinarie. Il gruppo ha infatti acquisto nei giorni scorsi la londinese Nestor Advisors, società specializzata in corporate governance e ESG (si veda qui il comunicato stampa).
Ad assistere Morrow Sodali nell’operazione sul piano legale è stato lo studio Ughi e Nunziante, coadiuvato dallo studio britannico Collyer Bristow per gli aspetti di diritto inglese. Fondata nel 2003 da Stilpon Nestor, Nestor Advisors vanta un ampio network di clienti nel segmento corporate governance in Europa, Medio Oriente, Africa, America Latina e Asia.
Per Morrow Sodali si tratta dell’ultima operazione di una serie, che ha portato il gruppo ad ampliare l’attività sia sul fronte geografico sia sul fronte del tipo di attività e non sarà l’ultima. Alvise Recchi e Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, rispettivamente ceo e presidente di Morrow Sodali, hanno anticipato a BeBeez: “A oggi possiamo dire di aver creato una piattaforma già molto completa sul fronte dell’offerta di servizi e per aree geografiche coperte, ma siamo aperti ad accogliere altri team che vogliano aggregarsi per rafforzare ulteriormente il nostro raggio d’azione”.
L’attività nel frattempo continua a crescere e il gruppo ha raggiunto i 50 milioni di euro di ricavi ricorrenti da una base clienti di 700 società a cui poi si aggiunge il business legato alle operazioni straordinarie, che certo nel 2020 è stato un po’ inferiore al normale per colpa dell’emergenza Covid-19, ma comunque si è mantenuto a livello importanti.
In Italia, per esempio, a parte l’attività di normale amministrazione per varie quotate, Morrow Sodali ha gestito le operazioni straordinarie legate, tra le altre, all’acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo, l’opa su Massimo Zanetti Beverage da parte dello stesso imprenditore Massimo Zanetti (si veda altro articolo di BeBeez), l’opa di BC Partners e della famiglia Vacchi su IMA (si veda altro articolo di BeBeez), l’opa di Dan Friedkin su AS Roma (si veda altro articolo di BeBeez), l’opa di One Equity Partners su Techedge (si veda altro articolo di BeBeez), l’opa parziale di Investindustrial su Guala Closures la scorsa estate (si veda altro articolo di BeBeez), l’opa di Apollo Global Management su Gamenet (si veda altro articolo di BeBeez) e sta gestendo l’opa di Crédit Agricole su CreVal.
Recchi aveva cofondato GSC Proxitalia nel 1999 come joint venture con Georgeson Shareholder Communications, parte del gruppo Computershare dal 2003, e nel 2005 aveva poi ceduto la sua quota a Georgeson, uscendo del tutto dal capitale (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel 2006 Recchi aveva poi cofondato a Londra Sodali Inc. con il supporto di GWM e in particolare di Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini. Infine, quando poi nel maggio 2015 Moroello e il fratello Sigieri hanno ceduto la loro quota in GWM (si veda altro articolo di BeBeez), la partecipazione in Sodali è passata direttamente a Moroello, attraverso la Sodali Holding.
Morrow Sodali è nata poi nel maggio 2016, grazie all’aggregazione tra la Sodali e la statunitense Morrow&Co fondata nel 1972 (si veda qui il comunicato stampa di allora). A finanziare l’operazione di aggregazione era stata Fidia Holding spa, la società di investimento della famiglia Arengi Bentivoglio, a cui una volta faceva capo il controllo di Fidia Farmaceutici (ceduta nel 2007) e che da allora è guidata da Fabrizio Bentivoglio con base negli Stati Uniti (si veda altro articolo di BeBeez). “Ci serviva non solo un finanziatore, ma soprattutto un punto di riferimento negli Stati Uniti e per questo la collaborazione con Fidia è stata e resta cruciale per noi”, ha aggiunto Recchi. Fidia vi aveva investito allora insieme a MC Square, la piattaforma di advisory e coinvestimento in aziende e fondi di private equity di cui la stessa Fidia pochi mesi prima aveva supportato il lancio (si veda altro articolo di BeBeez) e dal cui capitale è successivamente uscita.
Nell’aprile 2017 Morrow Sodali, grazie al supporto di Simest, ha poi acquisito l’australiana Global Proxy Solicitation, leader nei servizi di shareholders engagement, proxy solicitation e di corporate governance, che ha ampliato la presenza del gruppo su un’area geografica nuova, l’Australia, e ha aperto la porta verso il Sud Est Asiatico (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Successivamente, nel gennaio 2019, Morrow Sodali ha comprato la quota di maggioranza in Di Costa Partners, specializzata in governance, proxy advisory e altri servizi per i fondi di investimento, ETF e fondi chiusi (si veda qui il comunicato stampa di allora). Contemporaneamente il fondo Granite Creek Capital Partners ha investito 15 milioni di dollari in Morrow Sodali parte in aumento di capitale e parte con debito, con i soci esistenti, Fidia compresa, che si sono diluiti (si veda qui il comunicato stampa).
“Abbiamo deciso di aprire il capital a un investitore come Granite Creek per rendere più istituzionale la struttura del nostro capitale, visto che sino a quel momento i soci eravamo appunto soltanto noi manager e i family office. Volevamo far vedere anche in modo formale che il gruppo è ormai cresciuto e che è un gruppo sì fondato da italiani, ma che è un soggetto con sede a Londra e New York e attività in tutto il mondo, dove i soci di peso sono internazionali così come il management”, ha spiegato Recchi. E il processo di “istituzionalizzazione” è continuato. A fine settembre 2020 nel capitale di Morrow Sodali è infatti entrato anche il private equity californiano St. Cloud Capital, che ha investito attraverso il suo terzo fondo (si veda qui il comunicato stampa di allora).
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