
David Erba ed Eleonora Dellera, fondatori di armadioverde
Armadioverde, startup che ha sviluppato un marketplace per lo scambio e l’acquisto di vestiti second-hand, ha chiuso un round da 2,6 milioni di euro. Il round è stato guidato da Growth Capital, primo advisor italiano specializzato in aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e pmi innovative, con la partecipazione del fondo di venture capital a|impacte – Avanzi Etica Sicaf Euveca, che ha anche supportato la società nella sua trasformazione in società benefit.
Hanno inoltre co-investito nel round 4 imprenditori italiani della fashion industry: Simone Canclini, ceo di C.Tessile spa e presidente della Fondazione del Tessile Italiano; Andrea Di Bella, fondatore e ceo di MHART, uno più grandi esperti del settore in tema di sistemi di movimentazione area per centri logistici ad alta efficienza che ha realizzato gli impianti dei più importanti brand della fashion industry in Italia e all’estero; Arcangelo D’Onofrio, fondatore di Temera, uno dei massimi esperti europei di tecnologie RFID; Christian Bracich, fondatore di CP-ENG, noto per la sua expertise in ingegneria e progettazione di macchinari per lo scanning automatizzato del prodotto tessile. Il round si compone anche del finanziamento dal gruppo Banco BPM. Advisor dell’operazione è stato Growth Capital.
Armadioverde aveva raccolto un
precedente round da 1,3 milioni di euro nel febbraio 2016 (si veda
altro articolo di BeBeez), a cui avevano partecipato
Innogest sgr, LigurCapital e
A11-Venture e numerosi investitori privati. Inoltre il
gruppo Editoriale l’Espresso aveva partecipato al round tramite il conferimento di servizi pubblicitari su carta, radio e web.
Fondata nel 2015 da Eleonora Dellera e David Erba, armadioverde è il primo marketplace della moda second hand in Italia, dove gli utenti possono vivere un’esperienza di shopping sostenibile e senza sforzo. Imperniato sui principi dell’economia circolare, l’unicità di armadioverde è quella di essere una piattaforma full service dove gli utenti possono rinnovare il proprio guardaroba – vestiti e accessori – senza dover preoccuparsi di seguire tutto il processo di compravendita. armadioverde, infatti, a differenza di altre rinomate app, si occupa di tutto l’iter logistico al posto del cliente. Dal ritiro gratuito a domicilio, al controllo qualità, acquisto immediato degli articoli selezionati, scatto delle foto, pubblicazione on-line, consegna a casa e un impeccabile servizio clienti che garantisce tranquillità e libera il cliente da stress e perdite di tempo.
David Erba, ceo e cofondatore di armadioverde, ha commentato: “Uno dei valori fondanti di armadioverde è da sempre la sostenibilità e sono orgoglioso che, grazie all’ottimo lavoro del nostro advisor Growth Capital, la società annoveri tra i nuovi soci a|impacte con cui svilupperemo interessanti progetti ad elevato impatto sociale fino ad oggi rimasti nel cassetto e che non vediamo l’ora di realizzare”.
Matteo Bartolomeo, ceo di a│impacte, ha aggiunto: “armadioverde sta rivoluzionando il settore della moda second hand, accelerando con innovazione digitale, tecnologica e ambientale delle dinamiche virtuose. Abbiamo inoltre individuato con soci e management ulteriori aree di sviluppo e progetti verticali che faranno di armadioverde un’impresa e un brand internazionale della moda sostenibile a tutto tondo”.
L’idea del fondo a|impact risale a circa 4 anni fa, quando Avanzi nell’ambito dell’incubazione della controllata Cube svolgeva attività di incubazione e accelerazione e cercava investitori interessati alle sue startup. “Abbiamo capito che oltre al supporto manageriale, bisognava attrezzarsi per dare supporto finanziario alle startup. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione di Banca d’Italia, abbiamo costituito a luglio 2018 una sicaf e nell’ambito di un’interlocuzione con Etica sgr (che ha solo fondi aperti), abbiamo deciso di allargare con loro la compagine dei promotori e al contempo Banca Etica (controllante della sgr) ha deciso di contribuire allo sviluppo del progetto, investendo in azioni della sicaf. Il fondo è gestito da Avanzi, con Etica sgr che offre supporto per la parte regolatoria”, ha spiegato a BeBeez il CEO di a|impact, che lo gestisce insieme a Simona Testoni, responsabile delle partecipazioni; Stefano Vitella, senior investment manager; Davide Zanoni, responsabile dell’area investimenti.
Dopo aver effettuato la raccolta nel 2019 (ad oggi ha incassato 15 milioni di euro e conta di arrivare a 35 milioni entro fine anno), a inizio 2020 a|impact ha concluso i primi investimenti in Mygrants (startup innovativa che opera via web app sulla digital education e placement per richiedenti asilo e titolari di uno status), Cooperativa Casa dello Studente (una rete di piccoli centri di assistenza allo studio e supporto psicologico per adolescenti e loro famiglie) e ora anche armadioverde. E’ stato inoltre confermato l’investimento deliberato nel 2020 in una società che ha sviluppato un brevetto per la preparazione e somministrazione di alimenti ad alto potere nutrizionale per anziani con difficoltà di deglutizione (si veda altro articolo di BeBeez). “Siamo molto interessati a welfare e cura, agricoltura sociale e sostenibile, tutela del paesaggio, istruzione, rigenerazione urbana, economia circolare, imprese culturali e creative, editoria”, ha concluso Bartolomeo.
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