Riceviamo dal Consolato della Namibia e volentieri pubblichiamo la seguente lettera firmata e autenticata col timbro del consolato. Le precisazioni riguardano la partecipazione della Namibia alla Biennale di Venezia. Si veda qui ArtNet.
REPUBLIC OF NAMIBIA
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The Honorary Consul
Biennale Arte 2022. Padiglione Namibia per la prima volta a Venezia
Molti sono gli articoli che sono stati scritti riguardanti la partecipazione della Namibia alla Biennale Arte 2022. Li ho letti tutti con molta attenzione e mio malgrado devo affermare che contengono molte informazioni non vere, scritte probabilmente da qualcuno che non è a conoscenza dei fatti reali.
Il progetto del Padiglione Namibia rimane ancora oggi lo stesso proposto inizialmente. Quest’ultimo nato e ideato con ottime intenzioni e presupposti è stato supportato dal Ministero della Cultura della Repubblica di Namibia che lo ha accolto e confermato fin da subito con entusiasmo.
Il curatore Dr. Marco Ferrario (laureato in filosofia e scienze cognitive) ha proposto come unico soggetto partecipante alcune opere molto apprezzate in Namibia, opere che l’autore ha abilmente inserito nel deserto del Kunene.
Le opere sono state da lui scelte prima ancora di conoscere l’identità dell’artista, che, confermo essere namibiano. È chiaro che sono stati questi presupposti a far sì che si potesse ottenere il patrocinio da parte del Governo della Namibia.
Il contenuto di molti articoli mi pare abbia poco a che fare con l’arte. Il punto focale della Biennale è mettere in luce l’arte. Saranno i visitatori e la giuria della Biennale che valuteranno proprio questa stessa.
Come spesso accade, quando si realizza qualcosa di importante, c’è sempre chi, o per qualche sconosciuto motivo personale o forse perché non è riuscito ad ottenere la propria visibilità, critica ed ostacola l’operato altrui.
Aggiungo inoltre che il progetto è stato interamente finanziato da oltre 20 sponsor sostenitori della cultura namibiana. Di questi solamente uno si è ritirato in corso d’opera.
Un altro motivo che mi ha fatto pensare è stato il fatto che una persona coinvolta inizialmente nel progetto si sia ritirata seppure fin dall’inizio fosse a conoscenza delle opere e del progetto.
Nelle ultime settimane questa persona aveva proposto di aggiungere all’artista prescelto alcuni nuovi artisti. Purtroppo, ormai per i tempi così ristretti, non è stato possibile accettare la sua proposta.
Le critiche emerse negli articoli che ho letto mi sembrano voler screditare il lavoro fatto.
L’obiettivo invece dovrebbe essere di concentrarsi sul bello e sulle opportunità che potranno derivare, per l’arte namibiana, dalla partecipazione alla Biennale di Venezia.
Il messaggio che lancia l’artista delle opere è quello di focalizzarsi sulle opere invece che sul personaggio. Considero questo suo pensiero veramente avanguardista e corretto. Ritengo che non ci debba essere assolutamente nessuna forma di discriminazione che possa riguardare gli autori.
Quando partecipo a mostre come la Biennale la mia attenzione viene catturata inizialmente dalle opere d’arte e poi dagli autori.
Petter Johannesen
Honorary Consul of the Republic of Namibia
2022-04-16