Nei giorni scorsi Poetronicart, startup innovativa con sede presso il triestino BIC (Business Innovation Center) Incubatori FVG promosso dalla Regione Friuli e che sfrutta la tecnologia per valorizzare e creare nuove opportunità alle opere e ai progetti artistici, ha chiuso un aumento di capitale da 200 mila euro. Lo ha sottoscritto Friulia, la finanziaria regionale di sviluppo della Regione Friuli Venezia-Giulia (si veda qui il comunicato stampa).
Poetronicart è stata fondata nel 2016 da Giovanni Abelli, fondatore e ceo del gruppo di advisory aziendale A2B Group ed ex senior partner di Arthur Andersen e poi di Andersen Business Consulting, con specializzazione nel settore retail. Nel 2017 la startup aveva lanciato un round seed con un obiettivo di raccolta di 600 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Poetronicart si pone l’obiettivo di contribuire all’evoluzione della filiera del mercato verso un modello tecnologico già adottato in altri settori dell’economia. Tra i principali progetti in corso di sviluppo rientra la creazione dell’Art Business Village, un ecosistema sia digitale che fisico creato sulla base di nuove tecnologie come realtà aumentata e virtuale, blockchain, intelligenza artificiale e Internet of Things. Un progetto che consente ad artisti, professionisti e altri operatori del settore interessati di esporre le proprie opere in un’ambiente dedicato per far conoscere i loro lavori al pubblico e agli operatori del settore, creando un vero e proprio network artistico e commerciale. I ricavi della startup sono passati dai 91 mila euro del 2017 a ai 239 mila del 2020.
Il round è finalizzato al sostegno nella fase di sviluppo del business della startup, che vedrà l’ingresso dell’azienda nei mercati nazionali ed internazionali. In particolare, l’investimento di Friulia andrà a sostenere il business plan 2021-2023 di Poetronicart che si dirama in tre direzioni:
- L’estensione e l’aggiornamento dell’Art Business Village che prevede, fra le altre cose, l’integrazione con altre piattaforme già utilizzate dai principali partner come navigazione 3D, web TV, eventi online, fintech e app mobile;
- L’avvio di nuove collaborazioni strategiche all’estero per accelerare l’avanzamento del piano commerciale anche grazie alla partecipazione al progetto Accelerate Israel, promosso, tra gli altri, dall’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv e che offre l’opportunità, a un panel di aziende selezionate, di un periodo di accelerazione di 10 settimane in uno degli ecosistemi dell’innovazione più all’avanguardia a livello mondiale;
- il consolidamento della governance e il potenziamento dell’organico in funzione delle crescenti attività relative al progetto di sviluppo.
Il promotore e amministratore unico della startup, Giovanni Abelli, ha commentato: “Il nostro progetto viene pensato tra Udine e Roma, prende forma a Trieste, si arricchisce da subito di un network internazionale, si pone chiari e ambiziosi obiettivi di business. Tre le direttrici si sviluppo: arte come linguaggio universale potentissimo per creare, trasferire e condividere conoscenza; tecnologia come strumento formidabile per accelerare il cambiamento, l’innovazione e l’adozione di nuovi modelli di sviluppo globali; economia come disciplina indispensabile per rendere sostenibile e duratura nel tempo la creazione e la distribuzione di valore tangibile. Il settore dell’arte e in generale dell’’industria creativa non solo è un mercato di proporzioni importantissime a livello internazionale, ma ha un potenziale di crescita pressochè infinito, se coglie l’opportunità dell’innovazione tecnologica e dei nuovi modelli di sviluppo che ne derivano”.
Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha spiegato: “La nostra Regione può contare su un terreno fertile dove iniziative come Poetronicart sono in grado di attecchire con grande facilità. Non dimentichiamo infatti che in Friuli Venezia Giulia esiste un sistema scientifico capace di generare quegli spin off dai quali possono prendere corpo iniziative come quelle che oggi andiamo a finanziare. In secondo luogo le start up sono di casa in regione: a certificarlo è l’Unione europea, che ci ha definito come territorio strong innovator per il loro numero in base alla popolazione residente e per gli investimenti annuali compiuti in regione a favore di queste nuove realtà che si vengono a creare”.
Federica Seganti, presidente di Friulia, ha aggiunto: “La rivoluzione tecnologica e digitale sta aprendo una miriade di opportunità in ogni settore, compreso quello dell’arte. La crisi ha infatti dato impulso al cambiamento anche in questo particolare comparto, facilitando l’adozione di strategie digitali e vendite online, che nel 2020 hanno rappresentato il 25% del mercato con un incremento del 200% rispetto al 2019. Per questo abbiamo deciso di puntare su Poetronicart, startup con sede nell’innovativo spazio di Incubatori FVG, il cui percorso di crescita rispecchia in pieno quei valori che sono alla base della nostra filosofia aziendale: forte legame con il territorio di appartenenza e propensione ad investire in un continuo rinnovamento tecnologico.
Siamo certi che nei prossimi anni, grazie a questa importante partnership, Poetronicart potrà accrescere il proprio potenziale anche attraverso l’accesso a nuovi mercati a livello internazionale”.
Friulia detiene in portafoglio anche:
- il produttore italiano di pasta Pasta Zara, che lo scorso agosto ha finalmente incassato da AMCO il prestito da 25 milioni di euro atteso da quasi un anno e mezzo (si veda altro articolo di BeBeez);
- il produttore vicentino di stampi per fanaleria auto Brenta Pcm, tramite FVS sgr, società di private equity che fa capo alla finanziaria Friulia (si veda altro articolo di BeBeez);
- Neurala, azienda fondata negli Usa a Boston nel 2006 dal ricercatore italiano Massimiliano Versace (presidente e ceo) insieme ai colleghi Heather Ames (coo) e Anatoli Gorchet (cto) e oggi leader nel software di Intelligenza Artificiale per la visione (si veda altro articolo di BeBeez);
- Pugnale & Nyleve, società che disegna, produce e commercializza occhiali di lusso, sia per conto proprio sia come licenziataria di marchi terzi (si veda altro articolo di BeBeez);
- Maschio Gaspardo, leader nella produzione di macchine ed attrezzature agricole, che nel giugno scorso ha siglato un accordo di finanziamento per 120 milioni di euro, di cui 76 milioni assistiti da SACE tramite Garanzia Italia, erogato da un pool di banche composto da Bnl-Bnp Paribas (capofila), Banco BPM, Credit Agricole, Deutsche Bank, Unicredit, Sparkasse e Banca di Cividale (si veda altro articolo di BeBeez);
- Cristallina Holding, produttore italiano delle acque minerali a marchio Pejo e Goccia di Carnia (si veda altro articolo di BeBeez);
- iotty, azienda italiana produttrice di soluzioni di design per la smart home (si veda altro articolo di BeBeez);
- Interporto di Trieste spa, una infrastruttura dedicata alla logistica intermodale situata in prossimità del confine italo sloveno di Fernetti, hub strategico di connessione per i traffici merci tra i mercati dell’Europa Centro-Orientale ed il bacino del Mediterraneo (si veda altro articolo di BeBeez);
- Bioman, società che tratta i rifiuti, fa parte di Finam Group e ha sede a Maniago, in provincia di Pordenone (si veda altro articolo di BeBeez);
- Self Group, azienda di Rivignano Teor (Udine) attiva nella progettazione e produzione di stampi di alluminio e attrezzature per lo stampaggio di materie plastiche e compositi (si veda altro articolo di BeBeez);
- Biolab, azienda di Gorizia che produce e commercializza prodotti biologici (si veda altro articolo di BeBeez);
- Venchiaredo, società della provincia di Pordenone specializzata nella produzione di stracchino (si veda altro articolo di BeBeez);
- Videe, tra i leader in Italia nei servizi legati alla produzione e al broadcasting televisivo (si veda altro articolo di BeBeez);
- Bio4dreams, il primo incubatore italiano dedicato alle scienze della vita, in coinvestimento con Isa (si veda altro articolo di BeBeez);
- Friulchem, società farmaceutica quotata all’Aim Italia che nel marzo 2020 ha acquisito in aumento di capitale riservato il 13% del produttore americano di farmaci veterinari Pharmabbie Inc, sottoscrivendo 781.250 azioni per 1,5 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez);
- Econviene, e-commerce italiano di prodotti per la salute e la bellezza a “zero spreco” che ha condotto una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe (si veda altro articolo di BeBeez);
- Officine FVG, azienda con sede a Campoformido (Udine) e operativa nei settori della riparazione, carrozzeria e vendita ricambi per autoveicoli industriali e autovetture, in cui Friulia ha investito un milione nel luglio scorso (si veda qui il comunicato stampa);
- Ca’ D’oro, realtà di San Giorgio di Nogaro (Udine) attiva nella lavorazione e commercializzazione del marmo e del granito, cui Friulia ha erogato 2,5 milioni nel maggio scorso (si veda qui il comunicato stampa);
- BMG Pharma, azienda biofarmaceutica B2B che esporta in oltre 80 Paesi, in cui Friulia ha investito 2 milioni a sostegno del piano industriale lo scorso aprile (si veda qui il comunicato stampa).
Nel febbraio scorso Friulia ha ceduto la sua quota di AMB Packaging spa, una delle prime aziende in Europa per la produzione di film plastici rigidi e flessibili a Peak Rock, fondo di private equity con sede ad Austin (Texas) e specializzato in operazioni di mid-market sia sull’equity sia sul debito (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso aprile Friulia ha aderito con 3,1 milioni all’aumento di capitale da 5 milioni di Biovalley Investments Partners (BIP), società cui fa capo Biovalley Investments, holding specializzata nei farmaci orfani e nell’investimento in società che sviluppano tecnologie innovative per la medicina e le scienze della vita. L’operazione era stata effettuata mediante l’apporto del 100% di BIC Incubatori FVG (si veda altro articolo di BeBeez). Friulia era già socia di BIP dal 2015, quando aveva investito 500 mila euro nell’ambito di un aumento di capitale da 1,7 milioni di euro. A oggi Friulia ha una quota del 14,3% di BIP, che è controllata al 52,7% dal fondatore Diego Bravar, già fondatore di TBS Group spa (ora Althea spa), società che eroga servizi di gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche, quotata in Borsa con successo per poi venire delistata da Permira nell’agosto 2017 a seguito di un’opa da 100 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine nel giugno scorso Friulia e Sinloc, società di consulenza e investimento nonché azionista della finanziaria regionale, hanno firmato un accordo di collaborazione per sviluppare opportunità di investimento in logica green nei settori della transizione energetica con particolare focus sull’’efficientamento energetico in Friuli Venezia Giulia (si veda qui il comunicato stampa).