Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita dal 18 marzo al 30 giugno la mostra Confratelli di Luigi Spina, una raccolta di scatti che getta uno sguardo inedito sui ritratti pittorici della congregazione di San Giuseppe dei Nudi, dando vita a un percorso fotografico che unisce diversi siti culturali della città.
L’inaugurazione della mostra si è tenuta sabato 19 marzo alla presenza di Paolo Giulierini (Direttore del MANN), Gaetano Manfredi (Sindaco di Napoli), Ugo de Flaviis (Presidente della Fondazione Arciconfraternita San Giuseppe dei Nudi), Almerinda Di Benedetto (storica dell’arte e co-autrice del progetto scientifico della mostra) e Luigi Spina (fotografo).
Dal Settecento napoletano ad oggi, un gioiello storico-artistico svela tante anime: è il Museo Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi, suggestiva dimensione della memoria racchiusa tra archivio storico, sala dei fondatori, oratorio dei confratelli, sagrestia e giardino.
Attraverso le sue fotografie, frutto di un percorso di studio e documentazione, Luigi Spina racconta questo interessante sito culturale, partner della rete Extramann, invitando lo spettatore a compiere un viaggio simbolico che dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli si collega alle eccellenze della città.
In particolare l’artista si sofferma sui ritratti pittorici realizzati fra la metà del XVIII e l’inizio del XX secolo nella sala dell’ex governo, selezionando 30 tele celebrative dei “confratelli”, i benefattori che sostennero la congregazione con opere caritatevoli, sulle quali posare il proprio obiettivo.
Attraverso il linguaggio fotografico, Luigi Spina offre così una visione soggettiva di questi volti facendo affiorare, attraverso la fisiognomica del viso, un mondo di sentimenti e patimenti, di esaltazioni e glorie.
Nobili, uomini di legge, intellettuali, religiosi, rivelano su tela come le storie di singoli personaggi intreccino la Storia di un monumento di culto: alla fotografia spetta il compito di andare oltre la fissa altezzosità del ritratto, individuando crepe, distonie, emozioni spesso
non leggibili a occhio nudo.
Tra le figure immortalate da Spina anche Michele Arditi, che nel 1807 curò il primo allestimento dell’allora Real Museo Borbonico: il volto di Arditi, rappresentato in pittura e oggi riletto con la fotografia, è immagine guida dell’esposizione, come trait d’union reale fra luoghi diversi e uniti dalla storia.
La mostra, allestita all’ingresso della sezione Preistoria e Protostoria del MANN in uno spazio circolare che invita lo spettatore a raccogliersi in un intimo dialogo con le fotografie di Luigi Spina, presenta 14 scatti a colori di grandi dimensioni (90 x 134 cm), disposti su un cerchio di ferro zincato senza soluzione di continuità.
Il volume che accompagna la mostra, edito da 5 Continents Editions, è corredato dai testi di Almerinda Di Benedetto e Ugo de Flaviis.
Luigi Spina è fotografo. I suoi principali campi di ricerca sono gli anfiteatri, il senso civico del sacro, i legami tra arte e fede, le antiche identità culturali, il confronto con la scultura classica, l’ossessiva
ricerca sul mare, le cassette dell’archeologo sognatore (Giorgio Buchner).
Ha pubblicato oltre 22 libri fotografici di ricerca personale e ha realizzato prestigiose campagne fotografiche per Enti e Musei. Fra i volumi pubblicati, in diverse lingue e distribuiti in tutto il mondo, si citano il progetto sul Foro romano, L’Ora Incerta, Electaphoto (2014); The Buchner Boxes (2014), Le Danzatrici della Villa dei Papiri (2015), Diario Mitico, Cronache visive sulla collezione Farnese (2017), Sing Sing (2020), Canova. Quattro tempi (2020), I Confratelli (2020), tutti editi da 5 Continents Editions; Volti di Roma alla Centrale Montemartini per Silvana Editoriale (2019).
Tra le istituzioni culturali nelle quali ha esposto si segnalano: Museo Archeologico di Napoli; Musei Capitolini di Roma; Museo Campano di Capua; Galleria San Fedele, Milano; Museo MADRE, Napoli; Palazzo dell’EUR, Roma; Reggia di Caserta; MACRO, Roma; Galerie Patrick Mestdagh, Bruxelles; MIAFAIR Milano; Postermostra, Lisbona, Kranj, Slovenia; Gallery of Fine Art Uzbekistan. Sue opere sono conservate ed esposte, in permanenza, al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, Aeroporto di Capodichino, Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La rivista Artribune lo ha nominato miglior fotografo dell’anno 2020.
a cura di Paolo Bongianino
Confratelli di Luigi Spina
19 marzo – 30 giugno 2022
Museo Archeologico Nazionale di Napoli | Piazza Museo, 18/19 | Napoli
INFO
orari 9:00 — 19:30
Chiusura: martedì
man-na@beniculturali.it