Jojolly, startup italiana che con a sua piattaforma intende rendere più efficiente il mercato delle prestazioni occasionali nell’Ho.Re.Ca, ha incassato un round da 100 mila euro (si veda qui il comunicato stampa). Lo ha sottoscritto la Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore (Fondazione Social Venture GDA). Quest’ultima è il braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing.
A oggi, la Fondazione ha investito un totale di 6 milioni di euro in 17 iniziative in portafoglio: 4 investimenti indiretti in fondi (2,5 mln) e 13 diretti in realtà imprenditoriali (3,5 mln). Inoltre ha sostenuto, attraverso il programma Get it!, 30 startup. La Fondazione Social Venture GDA ha anche elaborato oltre 700 analisi preliminari di iniziative di imprenditori e giovani startupper che si candidano per un investimento o per dei percorsi di incubazione/accelerazione. Nell’ottobre 2020 ha investito 200 mila euro nel centro medico Vivavoce, specializzato nella cura della balbuzie e dei disturbi legati al linguaggio (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando a Jojolly, questa è nata a Milano nel 2019 dall’idea di Mattia Ferretti De Luca, giovane laureato in economia, da sempre a contatto con il mondo della ristorazione, sia come dipendente sia come proprietario di locali. La startup ha sviluppato una piattaforma innovativa, che intende favorire in modo rapido, sostenibile e trasparente la fruizione di prestazioni occasionali nel settore Ho.Re.Ca, di cui c’è sempre maggiore richiesta nell’attuale contesto della pandemia.
Jojolly è infatti un marketplace che si propone di agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta di personale anche last-minute e a costi concorrenziali con l’obiettivo di snellire la burocrazia, migliorare la qualità del servizio e contrastare il lavoro nero e la conseguente evasione fiscale. Nel dettaglio, permette ai lavoratori di compilare un calendario con le proprie disponibilità e, dall’altra, ai datori di lavoro, di visualizzare i profili dei potenziali candidati, selezionare i più adatti in base alle loro esigenze ed effettuare il pagamento del relativo compenso. Jojolly si fa carico della burocrazia e della predisposizione del contratto, fornisce la copertura assicurativa al lavoratore e versa la ritenuta d’acconto in suo favore, retribuendolo entro 24 ore dalla prestazione. All’interno del marketplace è presente un sistema di review e feedback attraverso il quale valutare l’affidabilità e la professionalità dei ristoratori e dei lavoratori iscritti, in un’ottica di reciproco miglioramento del servizio offerto. Nel primo anno e mezzo di attività, Jojolly ha ricevuto richieste da 425 datori di lavoro e coinvolto oltre 3.000 lavoratori, consentendo di eseguire, attraverso la piattaforma, oltre 7.500 prestazioni e favorendo la creazione di 130 posti di lavoro stabili.
“I dati evidenziano come in Italia il ricorso al lavoro nero sia molto diffuso nel settore della ristorazione. Un fenomeno molto esteso, che potrebbe trovare ulteriore terreno fertile nell’attuale contesto di instabilità sociale ed economica generata dalla pandemia. Pertanto, come investitori attenti alla generazione di beneficio sociale, oltre che di rendimento finanziario, abbiamo deciso di riporre la nostra fiducia in JoJolly, soprattutto per la sua capacità di facilitare e regolamentare in modo sostenibile la domanda di prestazioni occasionali nel canale Ho.re.ca.. I vantaggi sono evidenti sia per i ristoratori, che hanno a disposizione una modalità estremamente semplice e rapida per selezionare il personale e attivare un contratto occasionale, evitando ogni rischio di ricorrere al lavoro nero, sia per i lavoratori che godranno di maggiore regolarità di impiego con tutte le tutele di legge”, ha dichiarato Marco Gerevini, consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.