Reviva, startup innovativa leader nella vivacizzazione delle aste immobiliari, ha aperto un nuovo round di raccolta di capitali con un target complessivo di 2,5 milioni di euro, di cui ha già raccolto 500 mila euro dagli attuali soci che hanno reinvestito e da Invitalia (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione segue i due precedenti round del 2021, quando la startup aveva incassato da business angel prima, a marzo, 250 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez) e poi a luglio altri 300 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Reviva, fondata da Ivano De Natale e Giulio Licenza nel luglio del 2017, utilizza l’intelligenza artificiale e il marketing esperienziale per aumentare il numero di immobili venduti in asta ed evitare che i cespiti si svalutino a causa delle numerose aste deserte. Entro il 2025, la startup prevede di raggiungere i 10 milioni di fatturato.
Con +41% nell’incremento delle aggiudicazioni, +21% per quanto riguarda l’aumento del prezzo di vendita e -18% sulla diminuzione tempi di aggiudicazione degli immobili in asta, al momento Reviva ha nel proprio portfolio oltre 10 mila immobili all’asta affidati, con un controvalore di oltre un miliardo di euro di offerta minima aggregata, 24 clienti attivi (tra investitori in NPL, banche e servicer), che rappresentano circa il 50% del mercato.
Il nuovi capitali serviranno a sostenere la crescita e sviluppare l’ecosistema, che al momento comprende: immobiliallasta.it, la piattaforma che promuove immobili all’asta fornendo consulenza end-to-end agli acquirenti con zero commissioni; Vivapro, la community di consulenti specializzati nelle aste immobiliari con accesso tramite subscription, per ricevere formazione professionale e assistenza alla vendita di immobili in asta su tutto il territorio nazionali; e Reeco, la piattaforma che permette di analizzare gli immobili in asta ad alto potenziale per sviluppare investimenti diretti raccogliendo fondi attraverso club deal o crowdsourcing.
In particolare, ricordiamo che Reeco (acronimo per Real Estate External Company) è stata lanciata a novembre 2021 come soluzione alternativa a quella della classica Reoco (Real Estate Owned Company), ovvero società possedute da società di gestione di crediti deteriorati adottate proprio nelle aste immobiliari in quei casi in cui la valutazione di un immobile, seppure potenzialmente elevata, è eccessivamente penalizzata dalla mancanza di offerenti in asta. Allora, aveva spiegato Giulio Licenza, co-founder di Reviva: “Le Reoco sono un valido strumento di difesa del credito, ma hanno il limite di essere molto costose per il creditore, sia per i costi che implicano, sia per i tempi di recupero del credito che si dilatano ulteriormente. Per questo possono essere sviluppate solo in situazioni particolari. Con Reeco non abbiamo fatto altro che mantenere i vantaggi delle Reoco, spostando i costi esternamente sul nostro veicolo. In questo modo il creditore può recuperare subito una somma maggiore” (si veda altro articolo BeBeez). La prima acquisizione di immobili condotta attraverso la Reeco aveva riguardato 6 laboratori e 4 box ubicati in via Mola a Milano. Attualmente la società, come comunicato a BeBeez, ha in bilancio 8 immobili acquistati e valorizzati, la cui rivendita terminerà entro i primi mesi del 2023.
Tornando al round di raccolta, Ivano De Natale, ceo e co-founder di Reviva, ha commentato: “Dopo l’entusiasmo dimostrato dagli investitori nei primi round, siamo lieti di aprire una nuova raccolta di capitale per poter permettere, nuovamente, di investire in un’azienda in così forte crescita. Per Reviva è ora fondamentale accelerare questo processo di evoluzione, per poter diventare il punto di riferimento in Italia nelle aste immobiliari”.
Giulio Licenza, co-founder & CBDO di Reviva, ha aggiunto: “La nostra crescita è ormai consolidata: anche nel 2022, infatti, abbiamo confermato un aumento del volume di immobili affidati di oltre 5.100 unità immobiliari, con un aumento del +125% rispetto all’anno precedente e con una crescita significativa di tutte le business unit. Il capitale che raccoglieremo servirà proprio per far fronte a questa crescita, specializzandoci sempre di più in tutte le sfaccettature che questo settore richiede e, al contempo, creando dei processi che permettano di scalare i volumi”.
E se in un primo tempo, stava studiando l’espansione all’estero, con un progetto di internazionalizzazione in Francia e Spagna, oggi, secondo quanto risulta a BeBeez, oggi Reviva considera proprio l’Italia il più grande mercato degli NPL secured sul quale porre le proprie energie future e consolidare la propria posizione di leadership nelle vivacizzazioni.
Grande fiducia, dunque, nel mercato italiano, nonostante il lieve rallentamento della dinamica nel secondo trimestre del 2022, rispetto ai primi tre mesi. Nel primo semestre di quest’anno Reviva ha contato 108.137 aste in tutta in Italia, dato in crescita del 16,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, anche se ancora in flessione del 17,5% rispetto al 2019, ultima annata prima del biennio pandemico (si veda altro articolo BeBeez). Un andamento che ricorda da vicino quello del primo trimestre dell’anno, ma che evidenzia anche un pur lieve rallentamento rispetto ai primi tre mesi del 2022, periodo in ciui le aste sono state 52.627, con una crescita del 17,7% rispetto al primo trimestre 2021, e in flessione del 10% , quindi meno marcata, rispetto allo stesso periodo del 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).