Ha chiuso il 2022 con un utile di un milione di euro, a fronte di ricavi in crescita del 75% a 4,7 milioni,Sagitta sgr, con un incremento del 303% dell’ebitda, grazie a un aumento del 75% delle commissioni attive relative ai fondi in gestione, che hanno raggiunto quota 1,4 miliardi di asset under management, di cui 872 milioni investiti, in netto aumento dai 693 milioni di fine 20221 e soprattutto da soli 170 milioni al 31 dicembre 2020. Il tutto con un patrimonio netto di 6,5 milioni (da 5,5 milioni di euro), a fronte di un requisito di vigilanza pari a un milione (si veda qui il comunicato stampa).
Si può dire quindi definitivamente conclusa la storia di crisi della ex Vegagest sgr, società di gestione di fondi mobiliari e immobiliari, passata sotto il controllo di Europa Investimentia fine 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), che a sua volta nel marzo 2018 è passata sotto il controllo di Arrow Global Group plc (si veda altro articolo di BeBeez), uno dei principali investitori e gestori di debito in Europa, fondato dal ceo Zach Lewy, quotato fino al 2021 al London Stock Exchange e poi delistato a seguito di un’opa lanciata da Sherwood Acquisitions Limited, veicolo che fa capo al colosso del private equity TDR (si veda qui i comunicato stampa di allora). Vegagest sgr è stata poi ribattezzata appunto Sagitta sgr nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Europa Investimenti aveva acquisito l’allora Vegagest dopo che nel novembre 2016 il Tribunale di Milano aveva emesso, ai sensi dell’articolo 182-bis della Legge Fallimentare, il decreto di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti del fondo comune di investimento immobiliare Aster, gestito appunto da Vegagest sgr. Si era trattato dell’unico caso di accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis LF relativo a un fondo di investimento immobiliare. Nell’ambito dell’accordo era stato previsto l’impegno irrevocabile delle banche finanziatrici del fondo a cedere la propria partecipazione in Vegagest sgr, pari al 70% del capitale, a Europa Investimenti, al valore simbolico di un euro. A inizio 2017 tutte le banche creditrici e contemporaneamente azioniste della sgr avevano poi accettato di cedere la propria quota di capitale, mentre erano rimaste azioniste con minime quote due piccole banche, che non erano creditrici del fondo. Anche quelle quote sono poi state acquisite da Europa Investimenti.
“Il 2022 segna per Sagitta sgr il completamento con successo del percorso di turnaround avviato nel 2019 pur in un contesto di forte instabilità politica e incertezza dei mercati finanziari. Non solo abbiamo raggiunto risultati economico-finanziari positivi, ma abbiamo anche accresciuto la reputazione e la notorietà di Sagitta tra gli investitori istituzionali, affermandoci tra i fund manager italiani più dinamici nel settore degli investimenti alternativi, illiquidi con focus sui non performing assets”, ha commentato Claudio Nardone, ceo della società.
Nel corso dell’esercizio 2022 si è dato impulso al consolidamento e progressivo sviluppo dell’operatività della società nell’ambito dell’asset management, in attuazione del piano strategico quinquennale, proseguendo l’attività di gestione dei fondi di investimento di tipo chiuso riservati a investitori istituzionali esistenti: Aster, Obton Italy (comparti Obton Primo e Obton Secondo), SGT CPI 2 Italy Real Estate Fund, Arrow Credit Opportunities (Italy) Feeder Fund e SGT ACO Umbrella (Italy) Fund. E istituendo tre nuovi fondi di investimento (Umbrella II, Feeder II, UTP Italia), con complessivi 14 comparti gestiti.
Ricordiamo inoltre che l’sgr nei giorni scorsi ha chiuso la raccolta di Arrow Credit Opportunities II (Italy) Feeder, feeder fund riservato a investitori professionali, il cui patrimonio è investito esclusivamente nelle quote del fondo master Arrow Credit Opportunities II (ACO II) (si veda altro articolo di BeBeez). Arrow Credit Opportunities II (ACO II) a sua volta aveva annunciato lo scorso marzo il closing della raccolta a quota 2,75 miliardi di euro, di cui un impegno della casa madre di 275 milioni (si vedano qui altro articolo di BeBeez).
E per l’anno in corso, considerato che il primo trimestre si è chiuso con un risultato economico positivo, leggermente al di sopra del budget prevenir preventivo, “stiamo avendo la conferma che i nostri obiettivi strategici e le nuove iniziative già avviate, in particolare negli investimenti immobiliari opportunistici e nel direct lending, porteranno a un’ulteriore crescita della società che rappresenta un unicum nel panorama italiano tra imprenditorialità, disciplina, passione e competenza delle nostre risorse”, ha concluso l’ad.
Intanto l’assemblea degli azionisti ha confermato il cda composto da Sido Bonfatti, in qualità di presidente, Stefano Bennati, in qualità di vice-presidente, Claudio Nardone, in qualità di amministratore delegato, oltre che Alessandra Bechi e Alberto Manfroi quali consiglieri indipendenti e il collegio sindacale, composto da Luigi Rizzi (presidente), Giovanni Giovannini, Andrea Maria Longo.
E a proposito dei fondi ACO I e ACO II, di cui Europa Investimenti è advisor per l’Italia, è entrato nel team di Europa Investimenti Roberto Rondelli, in qualità di head of going concern strategy (si veda qui il comunicato stampa). La divisione going concern consentirà al gruppo di ampliare il proprio raggio di azione, rivolgendo il suo spazio di intervento anche a quelle realtà che, pur sbilanciate da un punto di vista finanziario e talvolta operativo, hanno modelli di business validi e sostenibili. Nel suo ruolo sarà supportato da un team dedicato di specialisti, di cui Alessandro Zattini è senior manager.
Rondelli, dopo avere iniziato la sua carriera in banche d’affari e società di consulenza sia a Londra che a Milano, nel 2015 è entrato a far parte di KKR dove ha contribuito al lancio e al successo di Pillarstone, guidando l’origination e l’esecuzione di alcuni tra i più rilevanti investimenti nel credito e nel turnaround, e gestendo importanti società in portafoglio. È è stato anche membro permanente del Comitato Investimenti oltre che membro del cda di Pillarstone e ha ricoperto molteplici posizioni di board member in aziende e veicoli di investimento. Laureato in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha conseguito un Master in Economia e Finanza alla Warwick Business School.
La nomina di Rondelli segue quella di Daniele Patruno ad amministratore delegato di Europa Investimenti (si veda altro articolo di BeBeez) e quella di Donato Piscuoglio come head of real estate Italy nell’estate 2022 a capo della divisione real estate (si veda altro articolo di BeBeez).