Partirà il prossimo 19 dicembre per concludersi il 2 gennaio 2023 l’aumento di capitale da 25,1 milioni di euro di Trevi Finanziaria Industriale spa (Trevifin), gruppo di ingegneria del sottosuolo quotato a Piazza Affarti (si veda qui il comunicato stampa), dopo che il 30 novembre è stato sottoscritto l’accordo sul piano di risanamento del gruppo con i principali creditori finanziari (si veda qui il comunicato stampa), la cui sottoscrizione era stata avviata il giorno prima (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, i diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa dal 19 al 27 dicembre 2022, con un rapporto di opzione pari a 21 nuove azioni ogni 40 azioni possedute. I diritti di opzione non esercitati entro il termine del periodo di offerta saranno offerti in borsa dall’emittente entro il mese successivo alla fine del periodo di offerta per almeno due giorni di mercato aperto
L’aumento di capitale in opzione si inserisce nella complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento del gruppo Trevi Finanziaria Industriale, che già nel 2020, sempre per riequilibrare la situazione finanziaria, aveva chiuso un aumento di capitale da 150 milioni di euro a seguito del quale gli azionisti di maggioranza relativa erano divenute le banche creditrici, con il 37,2%, seguite dall’allora FSI Investimenti (oggi CDP Equity Investimenti, parte del gruppo Cdp Equity) con il 25,7% e a Polaris Capital Management (con il 24,1%), mentre era uscita di scena lo storico azionista di controllo, la famiglia Trevisani (si veda altro articolo di BeBeez).
Ora, l’accordo di ristrutturazione del debito regola la più ampia manovra finanziaria 2022 approvata lo scorso settembre (si veda qui comunicato stampa), che mira a “riequilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale” consentendo quindi di superare l’attuale situazione di crisi e di incertezza in merito alla continuità aziendale, e di creare le condizioni di poter raggiungere i target previsti dal piano consolidato 2022-2026, già aggiornato rispetto agli impegni inseriti nel piano 2021/2024 approvato dal cda lo scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che In dettaglio ora la nuova manovra prevede:
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- un aumento di capitale per cassa offerto in opzione ai soci per massimi 25,1 milioni di euro, mediante l’emissione di un massimo di 79,2 milioni circa di nuove azioni ordinarie al prezzo di 0,3170 euro per azione, interamente garantiti pro quota dai soci CDP Equity Investimenti e Polaris Capital Management;
- un aumento di capitale da massimi 26,1 milioni (dato aggiornato ora rispetto al minimo di 20 milioni citato nel comunicato del 30 settembre) riservato ad alcuni dei creditori finanziari individuati nell’accordo di risanamento da liberarsi nella forma di conversione di crediti secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 1,25 a 1, con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti bancari per circa 33 milioni;
- la subordinazione e postergazione sino al 30 giugno 2027 di una porzione del debito bancario fino a 40 milioni;
- l’estensione della scadenza finale dell’indebitamento a medio-lungo termine sino al 31 dicembre 2026, con introduzione di un piano di ammortamento a partire dal 2023;
- la concessione/conferma di linee di credito per firma a supporto dell’esecuzione del nuovo piano;
la revisione dei parametri finanziari in linea con gli obiettivi del piano; - l’estensione al 2026 della scadenza del prestito obbligazionario emesso da TreviFin nel 2014 per 50 milioni di euro.
Nell’accordo di ristrutturazione il gruppo Trevi è assistito da Lazard, mentre le banche finanziatrici sono affiancate da Rothschild & Co. Alvarez & Marsal ha supportato il gruppo Trevi e le banche finanziatrici nella Independent Business Review. L’attestazione del piano è stata infine curata da Spada Partners.