di Paola Stringa
La fintech italiana Opyn, che vanta oltre 10 anni di esperienza come piattaforma tecnologica per il peer to peer lending alle PMI, dopo aver allargato un anno fa la mission aziendale al credit as a service (si veda altro articolo di BeBeez), entra anche nel settore sempre più caldo del Buy Now Pay Later, lanciando un nuovo servizio basato su una tecnologia proprietaria: Opyn Pay Later. Si tratta di un finanziamento che consente alle imprese, sulla falsariga di quanto fa in ambito retail Scalapay, di pagare i prodotti e i servizi in tre rate fino a 60 giorni, senza costi aggiuntivi. Il servizio viene lanciato inizialmente sul mercato italiano ma nel 2023 sarà esteso anche all’Europa (si veda qui il comunicato stampa). Il lancio del nuovo prodotto dovrebbe dare ulteriore spinta alla fintech per raggiungere gli obiettivi posti per fine 2026. “Entro quella data vogliamo raggiungere ricavi a tripla cifra” ha confidato a BeBeez il direttore generale Antonio Lafiosca, che ha aggiunto “A questo fine prevediamo più di 20 milioni di investimenti in tecnologia, al momento previsti in autofinanziamento, per sostenere la necessaria crescita dei volumi”.
Con Pay Later, Opyn completa la sua offerta alle aziende di qualsiasi dimensione, dalle microimprese ai grandi gruppi, portando il lending digitale anche a quella fascia di utenti per i quali era ancora sconosciuto o sottoutilizzato, ed entrando nel mercato del ‘buy now pay later’. L’offerta sino a oggi comprendeva Opyn Now, cioè finanziamenti a medio e lungo termine a sostegno della crescita delle PMI, e Opyn Universe, possibilità di integrare la tecnologia finanziaria e i servizi di lending della fintech all’interno dei sistemi di grandi imprese e istituzioni. Il nuovo servizio è molto flessibile: può essere utilizzato sia per acquisti digitali (distanza ed e-commerce) sia per quelli in negozio, tramite il sistema Pay by link per acquisti fino a 3.000 euro.
Ha spiegato il dg Antonio Lafiosca: “La nascita di Opyn Pay Later rappresenta un passo davvero importante nell’evoluzione di Opyn, dopo 10 anni che lavoriamo sui bisogni delle imprese, conducendo specifiche analisi creditizie in modo che i nostri prodotti possano integrarsi nell’operatività aziendale. Lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia e particolarmente tagliata sui bisogni della micro e della PMI italiana, ci ha permesso di realizzare oggi un servizio che rappresenta una novità assoluta per il mercato B2B e va incontro alle esigenze sia dei venditori che dei grossisti, fluidificando gli acquisti e rappresentando una soluzione che non c’era, in un periodo storico complesso come questo. Questo prodotto nasce, inoltre, già con un passaporto europeo, potremo infatti presto distribuirlo anche in altri Paesi senza particolari implementazioni”.
Nata nel 2012 come Borsa del Credito dall’idea dei fondatori Daniele Blancato, Alessandro Andreozzi, il ceo Ivan Pellegrini e il dg Lafiosca, nel 2015 ha incassato 1 milione di euro con un round guidato da P101 in qualità di lead investor (si veda altro articolo di BeBeez) e, nel 2016 ha aperto ad altri investitori, tra cui Azimut, che ha partecipato al round di investimento da 1,6 milioni di euro raccolto dalla startup e guidato sempre dal fondo P101, affiancato anche da GC Holding, che controlla Italmondo spa, azienda leader mondiale dei servizi logistici internazionali, che ha ideato e fondato anche il corporate venture accelerator SupernovaHub (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che nel secondo semestre del 2021 Opyn è stata in cima alla classifica delle piattaforme di lending europeo alle imprese, avendo erogato più prestiti di tutte le altre imprese del settore in tutta Europa, ovvero 391 milioni di euro, preventivando di raggiungere quota 500 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Quota che è stata superata dal momento che l’erogato dalla nascita a oggi è di 1,2 miliardi di euro. Ma Pellegrini & C puntano a un incremento esponenziale entro la fine del 2026. Anche quest’anno l’erogato è andato soprattutto a beneficio di aziende site in Lombardia, Lazio, Triveneto.
Una crescita agevolata dal ricorso alle cartolarizzazioni, che vedono Banca Valsabbina e il gruppo Azimut finanziare le pmi tramite la piattaforma Opyn. Prestiti riacquistati dal veicolo Cloud spv, il quale a sua volta finanzia gli acquisti emettendo abs sottoscritte da Santander Corporate e Investment Banking e la stessa Valsabbina. Il programma va sotto il nome di Pmi Be-Tech, lanciato alla fine del 2021 ma allora previsto in 100 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Solido aumento e crescita costante anche per il fatturato, che nel 2021 era di 19 milioni di euro, mentre a fine 2022 si collocherà nella fascia tra 35 e 40 milioni. Il piano quinquennale prevede di arrivare alla tripla cifra entro la fine del 2026 (metà con il prodotto di punta Opyn Now e metà con gli altri due).