L’Algebris Green Transition Fund, veicolo di investimento focalizzato su aziende impegnate nella transizione ecologica ed energetica, ha annunciato che acquisirà una partecipazione di circa il 40% in OpenEconomics srl, società italiana che supporta istituzioni e grandi imprese nella valutazione di politiche e investimenti per la lotta ai cambiamenti climatici (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento è strutturato in un acquisto quote e in un successivo investimento in aumento di capitale, al termine del quale appunto il fondo raggiungerà la quota del 40%. Fondata da Raffaele Nardone, Gianluca Calvosa e Cataldo Ferrarese, la società è oggi controllata al 95% da Willing srl (per il 10% di Raffaele Nardone e per il 90% dell’executive manager Daniele Nardone) e partecipata al 5% da Ferrarese.
Nell’acquisizione, il team di Algebris Green Transition Fund, guidato dal senior partner Francesco Becchelli, è stato assistito dal team di Grimaldi Alliance come consulente legale, da Epyon Consulting per la due diligence finanziaria, da Studio Tributario De Iure per la due diligence fiscale, da Ambiente Italia per la due diligence ESG, da Cefriel per la due diligence informatica, e dal Prof. De Carolis per la due diligence sui modelli economici. Nell’acquisizione, i soci venditori sono stati assistiti dall’avvocato Mauro Baldissoni e dal team M&A di Tonucci & Partner per tutti i profili legali dell’operazione e dal Dott. Mario Calvosa per quelli fiscali.
OpenEconomics, fondata a Roma nel 2013, è oggi uno dei player più rilevanti nel segmento dell’analisi socioeconomica, affiancando istituzioni e grandi imprese nella valutazione di politiche e progetti di investimento in chiave di lotta ai cambiamenti climatici e nell’impiego di finanziamenti pubblici per la transizione energetica.
Grazie a una solida libreria di modelli economici in linea con le prassi valutative internazionali, OpenEconomics affianca i propri clienti in tutte le fasi dell’investimento: dalla costruzione degli scenari di mercato prospettici, alla definizione dei parametri di performance, alla valutazione ex-ante delle ricadute economiche, sociali e ambientali della spesa e dell’esercizio dell’opera, fino al monitoraggio e al reporting ex-post. In questo settore OpenEconomics ha maturato una vasta esperienza svolgendo analisi complesse per istituzioni e imprese private in oltre 30 paesi e in comparti diversificati quali distribuzione e trasmissione elettrica, infrastrutture gas, reti di telecomunicazione, infrastrutture di trasporto e idriche, sport, cultura, concessioni pubbliche, real estate, industria manifatturiera e attività di ricerca.
La società ha chiuso il bilancio 2022 con 3,3 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 230 mila euro e un debito finanziario netto di circa 470 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’obiettivo dell’investimento di Algebris è creare il principale player nazionale nell’analisi di politiche di investimento sostenibile e dei loro effetti economici, sociali e ambientali, attraverso l’applicazione di avanzati strumenti di analisi economica e di piattaforme digitali innovative supportate da tecnologie di machine learning e generative AI.
Gianluca Calvosa, co-fondatore e responsabile dello sviluppo di OpenEconomics, ha commentato: “Siamo entusiasti dell’ingresso di Algebris nel capitale di OpenEconomics. Questa operazione conferma la bontà e il potenziale del progetto imprenditoriale, e rappresenta un’opportunità straordinaria per accelerarne la crescita. Siamo certi che questa partnership saprà creare valore per l’azienda e per i suoi investitori, ma anche per i nostri clienti e per i dipendenti”.
Raffaele Nardone, co-fondatore e amministratore delegato dell’azienda, ha aggiunto: “Le risorse finanziarie rese disponibili dagli investitori di Algebris abiliteranno nuove opportunità di sviluppo di modelli, tecnologie e capitale umano. Allo stesso tempo Algebris porterà una profonda comprensione dei trend di mercato globali e ci aiuterà ad espandere la base clienti nei mercati target”.
Luca Valerio Camerano, senior partner del fondo e managing director di Algebris, ha concluso: “Siamo soddisfatti di questo investimento, in un settore che consideriamo strategico e dotato di un elevato potenziale di crescita. Le società come OpenEconomics, che operano nel campo delle analisi non-finanziarie tramite competenze tecniche rilevanti, giocano un ruolo cruciale nel supportare le imprese e le istituzioni nell’affrontare le sfide del futuro, soprattutto nel contesto dei cambiamenti imposti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’Unione Europea. Le aziende dovranno cercare competenze sempre più strutturate per analizzare i propri dati e comprendere l’impatto delle loro attività. OpenEconomics, grazie alle sue soluzioni digitali innovative e alle esperienze maturate, è idealmente posizionata per fornire queste risposte”.
Ricordiamo che il fondo Algebris Green Transition ha appena concluso un ulteriore round di raccolta, ricevendo impegni di sottoscrizione per quasi 60 milioni di euro, raggiungendo una dimensione complessiva intorno ai 320 milioni di euro e superando così l’obiettivo iniziale di raccolta di 300 milioni di euro, Tale traguardo è stato possibile grazie al supporto di rilevanti investitori istituzionali sia nazionali che internazionali, in particolare fondi pensione, casse professionali, assicurazioni, SGR, banche e family office. Il Fondo punta ora a incrementare ulteriormente la propria raccolta fino al termine del periodo di sottoscrizione, che scadrà il prossimo luglio (si veda altro articolo di BeBeez).
L’ultimo investimento del fondo prima di questo in Openeconomics era stato annunciato lo scorso febbraio. L’operazione ha riguardato il lancio di Aquanexa, la holding che guiderà un gruppo industriale in grado di fornire un portafoglio integrato di servizi e soluzioni di elevata qualità e innovazione per gli operatori del settore idrico. Il primo step nella creazione del gruppo Aquanexa ha preso avvio con l’acquisizione della maggioranza di Datek22 srl, società attiva in Italia nei servizi ingegneristici e tecnici per le reti idriche (si veda altro articolo di BeBeez). A fine gennaio scorso, invece, il fondo aveva acquisito il 100% di Esapro, da Esapro Holding, uno dei maggiori player in Italia nell’ambito della progettazione, costruzione e manutenzione di impianti fotovoltaici (si veda altro articolo di BeBeez).