Apre in Italia la startup climate tech portoghese Cleanwatts, che sviluppa comunità energetiche rinnovabili, ossia di gruppi di soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’arrivo nel nostro Paese segue di pochi mesi la chiusura del round raccolto lo scorso giugno e guidato dall’impact fund Idun, gestito da Verdane, che si è impegnato a investire sino a 25 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Cleawatts è stata assistita nelle attività di costituzione della branch italiana da B&C Tax e da B&C Legal.
Ivo Gattulli, Head of Country Italia di Cleanwatts, ha spiegato: “Grazie all’entrata in vigore del decreto-legge 162/19 (articolo 42bis) e dei relativi provvedimenti attuativi, quali la delibera 318/2020/R/eel dell’ARERA e il DM 16 settembre 2020 del MISE, in Italia i consumatori di energia elettrica, possono oggi associarsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, condividendola. Oltre ai vantaggi ambientali derivanti da produzioni di energia rinnovabile, le comunità di energia rinnovabili possono ottenere un notevole vantaggio in termini di costo dell’energia grazie all’autoproduzione e distribuzione interna di energia.”
Cleanwatts sta costruendo più di 80 comunità energetiche, alcune delle quali sono già operative. Attualmente, l’azienda gestisce e controlla due terawattora di energia, cioé l’equivalente del consumo annuale di oltre 500.000 famiglie, e gestisce oltre 15 MW di capacità fotovoltaica aggregata sui tetti attraverso Cleanwatts OS, il suo sistema operativo modulare progettato per gestire le comunità energetiche. I membri di Cleanwatts REC possono ridurre i loro costi energetici medi fino al 60%. I membri delle comunità possono includere residenti, aziende commerciali e industriali, edifici comunali, scuole, ospedali e università che contribuiscono collettivamente alla transizione verso l’energia pulita, promuovendo l’efficienza energetica, riducendo le bollette dell’elettricità e creando posti di lavoro nell’economia locale.
L’azienda opera in Italia, Portogallo, Spagna e Stati Uniti e ha piani di espansione in Europa e Asia e nel 2021 ha registrato un aumento dei ricavi del 65% su base annua e nel 2022 prevede una crescita dei ricavi di oltre il 200%. Per soddisfare la crescente domanda di servizi da parte del mercato, l’azienda prevede di aumentare l’organico del 50% nei prossimi 6-12 mesi, aggiungendo oltre 40 risorse all’attuale team di 70 persone dislocate in Europa e negli Stati Uniti.
Michael Pinto, ceo e fondatore di Cleanwatts, in occasione della chiusura del round aveva commentato: “Mitigare l’aumento del costo dell’energia e i vincoli di approvvigionamento, rispondendo al contempo a una domanda crescente di elettricità e raggiungendo gli obiettivi di decarbonizzazione, rappresenta un’enorme sfida globale. Fortunatamente, le comunità di energia rinnovabile abilitate digitalmente rappresentano oggi una soluzione efficace ed efficiente per affrontare questi problemi. Un’ampia gamma di tecnologie praticabili e di quadri normativi sono finalmente a disposizione della nostra società per rivedere il suo rapporto con l’energia e aprire la strada a un futuro più pulito, più equo e più sostenibile. Siamo orgogliosi di collaborare con Verdane per affrontare il rapido cambiamento di paradigma verso una rete energetica decentralizzata più efficiente e resiliente”.