A meno di un anno di distanza da un’operazione analoga ma decisamente meno consistente (10 milioni di euro, si veda altro articolo di BeBeez), Lucart, società a capo dell’omonimo gruppo lucchese che detiene i marchi di carta igienica Tenderly e di carta per la casa Tutto, si è assicurata un maxi prestito della durata di sei anni da 101,4 milioni di euro con Garanzia SACE concesso da un pool di istituti composto da Unicredit (nel ruolo di Global Coordinator e Intercreditor Agent), BNL BNP-Paribas, Banco BPM, BPER Banca, Crédit Agricole Italia, Intesa Sanpaolo–Divisione IMI Corporate & Investment Banking (tutti Joint Mandated Lead Arrangers con UniCredit) e MPS Capital Services (si veda qui il comunicato stampa). Nell’ambito dell’operazione, le banche sono state assistite da Legance – Avvocati Associati.
L’operazione, che è articolata in quattro finanziamenti, due dei quali Sustainability-Linked grazie all’introduzione di obiettivi di sostenibilità concordati con i due Sustainability Coordinator, è destinata a dare continuità agli investimenti a sostegno dell’economia circolare e dell’adozione, nella catena di produzione, di impianti e macchinari in grado di ridurre il consumo di acqua ed energia. Gli obiettivi individuati riguardano temi rilevanti per Lucart e il settore di appartenenza, anche alla luce del PNRR, quali la riduzione dei consumi idrici e il recupero dei rifiuti.
Il finanziamento si inserisce nella strategia del gruppo toscano che da anni adotta un modello di sviluppo sostenibile volto a ottimizzare l’utilizzo delle materie prime e ridurre gli scarti trasformandoli in nuove risorse, in linea con i principi dell’economia circolare. Lucart è infatti l’unica cartiera del settore tissue capace di recuperare tutte le componenti dei cartoni per bevande: sia la parte fibrosa, che viene trasformata in prodotti in carta, sia quella di alluminio e polietilene, convertita in altri oggetti come i pallet per il trasporto delle merci.
Come accennato sopra, a fine gennaio scorso Lucart, si era assicurata un finanziamento da 10 milioni di euro da Intesa Sanpaolo, assistito da Garanzia Green di SACE, finalizzato a sostenere il piano di crescita e di sviluppo del Gruppo in ottica ESG (Environmental, Social e Governance) e di economia circolare (si veda altro articolo di BeBeez). La linea di credito era caratterizzata da un meccanismo di pricing legato al raggiungimento di precisi target in ambito di sostenibilità tra i quali l’ultimazione della linea produttiva di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) per aumentare l’utilizzo di packaging alternativo e un maggior recupero di cartoni per alimenti poliaccoppiati tipo Tetra Pak nello stabilimento di Diecimo (Lucca).
Andrea Fano, Chief Financial Officer di Lucart, ha dichiarato: “La sostenibilità è l’elemento che ispira le nostre innovazioni e le relazioni con i nostri Stakeholder. Siamo quindi felici di constatare come il nostro percorso sia seguito e sostenuto dai più importanti istituti di credito del Paese che apprezzano il nostro modello di business e il nostro approccio determinato a ottimizzare l’uso delle materie prime e a ridurre gli scarti trasformandoli in nuove risorse. Il finanziamento ottenuto si inserisce in un percorso di rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo per finanziare la crescita prevista dal nostro Piano Strategico”.
Andrea Burchi, responsabile area Centro Nord UniCredit, ha aggiunto: “Il finanziamento a Lucart conferma la capacità del nostro Gruppo di assicurare continuo supporto alle eccellenze produttive del territorio. Lavoriamo per aiutarle a conciliare i temi di business e sostenibilità, intercettandone le esigenze e rispondendo con soluzioni specifiche capaci di accompagnarne gli investimenti in chiave ESG”.
Richard Zatta, Responsabile Global Corporate della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Il Gruppo Intesa Sanpaolo è in prima linea nel sostenere la clientela verso la transizione a un’economia a basse emissioni con specifici plafond di finanziamento e una vasta offerta di prodotti di investimento”.
Marco Mercurio, Responsabile Mid Corporate Centro Nord di SACE, ha concluso: “SACE e Lucart hanno costruito negli anni un rapporto solido e fatto di successi, quindi continuiamo a sostenere i piani di crescita di questa eccellenza toscana, che da sempre investe in innovazione e sostenibilità”.
Ricordiamo che Lucart è nato nell’aprile 2013 come risultato della fusione per incorporazione di Fato Professional spa, Forest srl e Airtissue srl nella Cartiera Lucchese spa, che con l’atto di fusione ha mutato il proprio nome appunto in Lucart spa (si veda qui il comunicato stampa di allora). Il gruppo, con sede a Porcari (Lucca) e 515 milioni di fatturato nel 2020, è controllato dalla famiglia Pasquini (attraverso Pasfin spa), impiega oltre 1.600 dipendenti in dieci stabilimenti produttivi distribuiti tra Italia, Francia, Spagna, Ungheria e Germania, lavorando circa 400 mila tonnellate di carta all’anno.
Nel 2012 Lucart Group, che allora faceva capo a Cartiera Lucchese, aveva rilevato dalla statunitense Georgia Pacific, che all’epoca aveva deciso di abbandonare l’Italia, il marchio e la produzione di carta igienica Tenderly. Nel luglio 2016 Lucart aveva emesso un minibond da 4,9 milioni di euro a scadenza 2020 con cedola del 5%, che era stato interamente sottoscritto da Duemme Fondo per le Imprese gestito da Duemme sgr e quotato all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana. L’emissione era stata deliberata al fine di supportare i progetti di crescita per acquisizioni (si veda altro articolo di BeBeez). Poche settimane prima il gruppo guidato dal ceo Massimo Pasquini aveva annunciato l’acquisizione di Bokk Paper kft, la principale azienda indipendente ungherese nel mercato Away From Home (A.F.H.) dei prodotti in carta per l’igiene. Nel marzo 2021 Lucart aveva poi acquistato il 100% della britannica ESP Ltd (Essential Supply Products Ltd), il principale produttore indipendente in Gran Bretagna di carta tissue per utilizzi diversi da quello domestico. A vendere era stato il fondatore Carl Theakston (si veda altro articolo di BeBeez). La società è stata poi ribattezzata Lucart Hygiene (si veda qui il comunicato stampa). A ottobre dello scorso anno, infine, il gruppo ha annunciato un piano di investimenti da 80 milioni di euro in Francia per il triennio 2022-2024, incentrato sullo stabilimento francese di Laval sur Vologne (si veda qui il comunicato stampa di allora).